sabato 18 ottobre 2008

Il bagno turco





Sì, lo so, in realtà il titolo dovrebbe essere "Il bagno giapponese", ma non mi risulta che ci siano film di questo tipo!
I bagni "normali" in cui fare i bisognini sono sempre pulitissimi, a parte rare eccezioni…ebbene sì, contrariamente a tutti quelli che ho sentito io ho trovato un bagno sporco, ma solo uno!
Sono di due tipi: alla giapponese e all’occidentale; il primo è un bagno alla turca un po’ evoluto, non è scomodo e io l’ho usato un sacco di volte
Il secondo è come i nostri a parte qualche differenza sia strutturale sia tecnologica: in molti di questi bagni infatti è previsto una specie di lavandino che si trova sopra lo sciacquone e quindi l’acqua che si usa per lavare le mani poi sarà utilizzata di muovo per il water, una vera lezione di ecologia!
Poi c’è la parte più divertente e meno ecologica: mi avevano parlato di bagni dotati di una plancia di comando da shuttle e che alla fine dello sporco lavoro ti fanno anche il bidet e quando l’ho trovato nel primo albergo non ho potuto fare a meno di fotografarlo! In pratica il water ha sulla destra una postazione con vari pulsanti tra cui quello per scaldare il sedile (io però l’ho trovato fastidioso perché era praticamente ancora estate, forse d’inverno ha una sua utilità), poi ci sono i due pulsanti per il bidet, da uomo o da donna…da dove arriva l’acqua? Da una specie di sondina che fuoriesce a comando (appunto premendo il pulsante apposito) dalla tazza, si può regolare oltre alla direzione anche l’intensità della pressione e l’oscillazione: devo dire che è molto utile e comodo, oltre che igienico!
Poi c’è l’aspetto assolutamente inutile ed esagerato della cosa, ma ancora più divertente: la tavoletta si alza e si abbassa praticamente da sola, basta portarla ad una certa altezza e poi lei va su o giù…un po’ troppo, vero?

Ma il massimo l’ho trovato in un bagno di un grande magazzino: nella solita postazione di comando c’era anche un tasto con disegnata una nota musicale, naturalmente l’ho premuto e quale non è stato il mio spasso a sentire il suono finto dello sciacquone! Mi avevano parlato di questa cosa ma viverla è stata davvero un’esperienza! Alla fine ho capito che data la loro timidezza i giapponesi non amano fare sentire al mondo che stanno facendo pipì, così appena entrati azionano lo sciacquone virtuale in modo da coprire il rumore …nei bagni più evoluti non serve neanche premere nulla: entri e parte da solo, quasi uno shock!!!


L’altro bagno giapponese è quello pubblico, detto Onsen, come vi ho già accennato i loro bagni pubblici sono una vera istituzione, questo popolo ama curare la propria igiene e in questo mondo le vasche comuni sono dei must
Purtroppo non ho avuto molto tempo (e neanche abbastanza coraggio, forse) e non ho potuto apprezzare questo lusso e rilassarmi a mollo nell’acqua calda, magari al suono di musica appropriata e circondata da profumi
Se invece vi capiterà di andare laggiù non perdete l’occasione, è una delle cose che secondo me bisogna provare almeno una volta nella vita…poi magari ci si prende gusto e si diventa clienti abituali!!!
L’igiene del giapponese medio come già più volte detto è attestata su standard altissimi quindi non hanno scuse neanche gli schizzinosi, inoltre pare che l’ingresso al bagno segua alcune regole: mi risulta che le persone tatuate non possono usufruire del servizio, pare perché i tatuaggi in Giappone sono riservati agli adepti della Jakuza, la loro mafia, quindi se avete un bellissimo tribale sul braccio cercate di nasconderlo con un cerotto e tentate di entrare!
Ripeto che non ho purtroppo esperienze personali da riportare quindi vi rimando alle guide e al sempre indispensabile web

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