domenica 25 luglio 2010

Post estivo

Arrivo al computer dopo una giornata bella e piena di sole e mare che arriva dopo una serata passata ad inseguire i musicisti ed i cantanti per il Canal Grande che eseguivano antiche musiche veneziane e che non siamo mai riusciti ad acchiappare, e dopo una giornata in diga a 40° all’ombra che è finita con un temporale/tromba d’aria paurosamente potente (e io come da tradizione mi ci sono trovata in mezzo con la mia macchinetta!!!)

Oggi invece anche se minacciava pioggia sin dal mattino il tempo ha retto e ci siamo potuti gustare una meravigliosa giornata in un’atmosfera scozzese per la nitidezza del panorama e per le nuvole rincorrenti su nel cielo blu, mentre scrosci di piogge lontane coloravano di indaco l’orizzonte
Erano anni che non passavo un intero giorno in spiaggia (e diga) e mi è piaciuto molto, anche perché la compagnia era fantastica!

Le foto sono tante tante tante e il computer stasera è particolarmente lento lento lento, quindi stavolta faccio un post alquanto veloce e vi scodello un bel link per fb:
foto a nastro!

Goodnight :-)

lunedì 19 luglio 2010

Redentor


Il Redentore è la festa più caratteristica di Venezia, insieme alla Salute, solo che mentre per la Salute di norma fa freddo e magari ghe xe anca el caligo, per il Redentore al massimo vien un temporal…come capita spesso!

Così la festa del redentor vista la stagione è molto meno religiosa e molto più pagana dell’altra, con la sua tradizione di gita in barca fino al bacino di S.Marco e mangiatona dei piatti tradizionali nonché festòn in spiaggia o ai murazzi e comunque bagno al lido all’alba come da tradizione per il gran finale

Il mio redentore di quest’anno appartiene alla categoria “paghemo e magnemo” che ultimamente mi vede fra i suoi appassionati promotori perché in questo periodo non ho tanta voglia di spignattare, tornerà, tornerà, ma per ora godiamoci le cenette pronte in tavola che possono essere eccellenti come questa, oltre che divertenti e rilassanti!


Ormai anche questa festa tipica veneziana è stata “inquinata” da una miriade di turisti che con i famigerati barconi si godono i fuochi e lo spettacolo pittoresco delle miriadi di barche in uno scenario ineguagliabile, ma permane lo zoccolo duro dei veneziani (ma anche dei ciosoti!) che continuano a decorare i barchini con le fronde e a cucinare tutto il giorno per la sera famosissima

È bello andare sotto i fuochi e vederli da vicino mentre si specchiano sulle acque della laguna e io per mia fortuna ho potuto varie volte godere del privilegio raro di assistere ad uno spettacolo meraviglioso divertendomi con gli amici, ma devo dire che ho sempre preferito assistere dai più prosaici murazzi o addirittura al faro degli alberoni in cui a suo tempo abbiamo organizzato dei redentori fantastici!
I fuochi erano lontani e piccolini ma era sempre una grande emozione sentire i botti e vedere le luci pirotecniche che illuminavano l’orizzonte…poi magari si faceva il tuffo in mare (che visto il posto era pure un po’ pericoloso) e si tirava mattina quando eravamo giovani e forti, mentre ora si va a nanna ad orari consoni che è meglio!

In effetti ora non avrei più tanto boresso, come si dice dalle nostre parti, a fare grigliate varie e scammellare in giro per la spiaggia a cercar legna e prendere caldo e poi freddo ecc ecc, oppure passare la serata nella scomodità della barca e con il patema d’animo del rientro ad orari impossibili in mezzo al casino…lascio volentieri queste cose ai giovani e mi fiondo nel lettino appena possibile!

Però devo riconoscere che alcuni dei momenti più belli delle estati di tanto tempo fa sono legate a questa festa e alle altre serate in spiaggia o in diga che organizzavamo ad ogni piè sospinto e che uno dei ricordi più vivi che mi torna spesso alla mente è il temporale che proprio al redentore ci ha spinto a ripararci sotto una delle casette un po’ fatiscenti che costellano la spiaggia agli Alberoni e quando quasi tutti gli amici se ne erano andati e siamo rimasti in pochi temerari abbiamo potuto assistere allo spettacolo grandioso della pioggia e del vento che spazzava il mare in tempesta mentre i fulmini lanciavano bagliori improvvisi su una scena tremendamente bella: chissà se potrò assistere ancora a questa meraviglia della natura…forse sì ma sicuramente non proverò mai più le sensazioni che quella notte lontana mi ha regalato e che rimarranno sempre a colorare i miei personali ricordi del redentor

lunedì 12 luglio 2010

Peociada


La serata si è svolta anche quest’anno perchè il nostro beneamato Alessandro sotto le minacce di un agguerrito gruppo di peociosi e con la complicità di Giovanni e Amabile ha continuato la tradizionale Peociada

Da tempo immemore agli Alberoni si svolgeva la sagra più bella del mondo in cui ho potuto conoscere il piatto più buono dell’universo cioè gli spaghetti con i peoci ma per problemi di vario tipo è da un po’ di anni che non se ne fa più niente e io ero rimasta orfana del mio piatto preferito


Per fortuna c’è Ale che in uno slancio di generosità una sera di qualche anno fa ci invitò ad una sagra in miniatura per pochi selezionati invitati e da allora lo tampiniamo ogni anno per reiterare quella che per me è la serata più caratteristica dell’estate: se per caso una volta dovesse saltare, o io non potessi aggiungermi alla compagnia, per me l’estate sarebbe monca, le mancherebbe quel quid che fa di un periodo un po’ più caldo e sicuramente bello, una vera stagione votata alla gioia

Cosa saremmo noi senza gli spaghetti con i peoci? Povera cosa, degli scimuniti che vagolano per le terre alla ricerca della fonte della felicità, senza arte né parte, dei miseri mendicanti di pasta ai peoci che non conoscono le cose buone e belle della vita, invece per fortuna siamo nati qui e abbiamo conosciuto fin da piccini qual è la cosa che ci rende simili agli angeli, che ci porta al nirvana, la nostra alfa e omega, il nostro faro nella notte, il piatto verso cui tutti gli iniziati protendono le loro manine bramose di beatitudine

Per fortuna c’è il mitico Ale che non ci delude mai e così anche quest’anno il rito si è potuto svolgere in una bella serata estiva, mentre i grilli cantavano e le stelle ci guardavano sorridendo


E non ho bevuto…stasera!!! :-D

mercoledì 7 luglio 2010

Londonite


Londra non può deludere una sua fan sfegatata e siccome per i bimbi avevo un gran bisogno del bel tempo, per i nostri 5 giorni abbiamo avuto praticamente sempre il sole!
L’anno scorso la pioggia non ci ha mai lasciato, ma passi, eravamo tutti maggiorenni e vaccinati, ma stavolta ci siamo perfino buttati sui parchi a prendere il sole, e scottava un bel po’!
Com’è andata? Una meraviglia, a cominciare dal volo che pur essendo il primo per tutta la brigata a parte me è andato via liscio come l’olio, con i bambini che invece di nausearsi e/o vomitare giocavano a briscola come vecchi biscazzieri, mentre le mamme se la passavano a guardare dal finestrino…o a consigliare i carichi da buttare!

L’arrivo in albergo è un po’ macchinoso perché anche se si trova nelle vicinanze di Paddington e quindi più che ben collegato con l a tube noi dobbiamo caricare le oyster e lì mi perdo a smanettare con il computer finchè non arriva l’addetta agli imbranati che mi toglie dalle peste
Si esce subito a fare un giro in centro e si va verso Hyde Park che è a pochi passi, poi da lì vuoi non andare a vedere la regina? E via verso Buckingam Palace dove la regina ci attende per il tè delle 5 ma non abbiamo tempo perché la tube ci chiama e spuntiamo proprio davanti al Big Ben che impressiona i giovani (ma anche le anziane) e ci seguirà con la sua ombra nella passeggiata lungo il Tamigi dal London Eye (che noi cerchiamo di minimizzare ma che è una calamita per i due bimbi: la prossima volta si va) fino al National Theatre…come primo giorno abbiamo scammellato abbastanza direi e quindi pausa con cena in un bel posticino con vista fiume (e cameriere sardo, per nostra fortuna) e poi via verso casa, anzi albergo

La colazione inglese la mattina dopo è un bel colpo per tutta la compagnia, ma c’è chi si rifiuta (non dico chi ma non fa parte della mia famiglia e non è minorenne!), comunque ci dà la carica per una giornata impegnativa: oggi si fa una capatina al mercatino di Portobello
Non compriamo nulla ma ci divertiamo in mezzo ai banchetti pieni di italiani (naturalmente!) ma siamo un po’ stufi di folla e quindi si cambia, con una bella capatina al parco a magnà e a spaparanzarsi al sole, quando però ci buttiamo verso il centro incocciamo nel gay pride e la folla per quanto colorata e divertente è veramente troppa, così per oggi basta e si cena nelle vicinanze dell’albergo

Domenica mi sveglio verso le sei perché non ho chiuso bene le tende (ma le tapparelle no?) e così la vena di follia che mi accompagna mi fa decidere per una bella corsa in Hyde Park: quando mai potrò rifarlo? Mi bardo da jogger consumata con il mio completino e con la macchinetta fotografica perché so che senza la documentazione nessuno mi crederà! Così sbuffo in mezzo ad una miriade di podisti che sfrecciano lungo i vialetti del parco, e passo accanto ad un cinese (o giapponese…insomma orientale) che pratica la millenaria arte del Tai Chi in un luogo di fiaba: che momento meraviglioso!

Mi faccio subito fotografare per dare ai posteri le immagini della mia avventura ma poi quando corro verso Buckingam Palace penso che ci vuole uno sfondo più caratteristico altrimenti mi si può dire che le foto sono taroccate, così tampino uno dei tre tizi che stazionano lì davanti (e uno è lo spazzino) che armato di macchine fotografiche sembra un professionista e mi faccio ritrarre davanti alla casetta della regina: adesso nessuno può smentirmi!!!


Dopo la sana doccia (con acqua fredda o bollente!) e la mia amata english breakfast si va allo zoo, e per me è la prima volta in assoluto, ma devo dire che è divertente, anche se senza le due pesti non ci sarei di certo andata…le due pesti poi si stanno rivelando poco pesti e a parte qualche piccola défaillance dovuta alla stanchezza o a qualche mini capriccio non danno alcun problema, anzi, sono pure d’aiuto nella ricerca della stazione giusta o per raggruppare i componenti del gruppo vacanze Piemonte (questa la capiscono solo i nonnetti!)
Lo zoo ci porta via quasi una giornata, quindi si arriva praticamente all’ora di cena che stavolta ci viene servita da una cameriera italiana, guarda un po’, in bel pub nelle vicinanze del Waterloo Bridge

Il giorno dopo il museo della scienza e quello di storia naturale hanno tutta la nostra gratitudine perché sanno attirare i bambini come le api sul miele con i loro giochi interattivi e le loro sale studiate all’uopo: a me che sono una vecchia romantica piace molto di più il secondo per la sua patina di antico e per l’edificio stesso che è un vero capolavoro, ai bambini naturalmente piace molto più il primo perché possono smanettare alla grande con tutti i giochetti interattivi possibili ed immaginabili, così siamo tutti contenti! Nel regno della scienza ci pappiamo anche una bella pizza che nonostante il mio scetticismo (ricordo ancora con orrore la schifezza che ho dovuto ingoiare a Edimburgo!!!) non è per niente male, va giù liscia e lo stomachino non protesta

Il British è l’ultima tappa culturale che ci aspetta in questi giorni così intensi e incredibilmente Stefano e Laura sono entusiasti di vedere la Stele di Rosetta e le mummie, ma anche i marmi del Partenone e i reperti etruschi, così quella che io credevo dovesse essere una visita breve e di circostanza si allunga di molto, con in premio l’hot dog finale mangiato sui gradini del tempio della cultura, come da tradizione!

Ormai il tempo è volato e dopo l’ultima cena a base di un ottimo fish and chips arriva anche questa mattina, quando per la prima volta abbiamo l’esperienza della pioggia londinese che ci sprizza lievemente e gentilmente solo per farci capire che è proprio ora di partire, così dopo un giretto di shopping a Oxford street, senza shoppingare, è la volta di tornare a casa
Sapevo che Londra avrebbe fatto colpo sui bimbi ma non credevo così tanto, sia Stefano che Laura erano ammaliati dalla città che li ha colpiti profondamente, così come le mamme, mi sa che la londonite si diffonde a macchia d’olio!


E io? Io come sempre sono innamorata di questo posto magico per me, dove mi sento in sintonia con la natura e con l’umanità, come non mi capita in nessuna altro posto al mondo, a parte la diga…e poi in quale altro posto posso fare allenamento davanti alla casa della regina?

giovedì 1 luglio 2010

La valigia sul letto...sempre

Se se ne accorge Julio Iglesias mi tocca pagare un sacco di diritti d’autore, sarà almeno la terza volta che intitolo un post con il verso della sua canzone forse più carina ma visto che è sempre perfetto per il momento non smetto con la tradizione e quindi si va di Julio!
Domani è il giorno del mio primo viaggio con pesti, sperando che siano meno pestifere di quanto si potrebbe credere! :-D

Vabbè, un po’ esagero, il nipote e la bimba non sono poi così impossibili e credo che la città più intrigante del mondo saprà ammaliare anche loro, ma se così non fosse ci sono pronte le due mammine che se li cuccano alla bisogna
Loro non sembrano preoccupate, mi pare che prendano l’idea del viaggio con molta calma e curiosità, quindi il modo migliore di iniziare un’avventura meravigliosa come questa

Credo infatti che questo viaggio rimarrà negli annali, un po’ come tutti i viaggi che ognuno a suo modo è unico ed irripetibile e ti fa scoprire nuove cose del mondo e di te, ma in questo caso si può dire che almeno per due giovani virgulti sarà quasi una linea di partenza da cui potranno iniziare una parte importante di quel viaggio che è la vita

Un po’ troppo retorica? Sì, lo so, ma ogni tanto la retorica ci sta bene

Ciao a tutti, ci si vede fra pochi giorni (troppo pochi), se riesco vi mando una cartolina virtuale, intanto un salutino da Nelson! :-)