mercoledì 24 febbraio 2010

Weekend avventura


Come ormai sta diventando tradizione ho fatto ancora la dog-sitter al simpatico cagnolino di mia sorella che per qualche giorno se ne è andata in montagna a sciare con la famiglia e non poteva portarlo con sé
Così mi sono trasferita armi e bagagli in casa sua, molto più semplice e meno traumatico per Jaky (o Jakie, devo ancora capire come si scrive!) che venire a casa nostra
Quest’anno però c’è stata una novità, infatti oltre alla dog-sitter ho dovuto fare anche la baby-sitter, visto che anche il nipotino era allo stato brado e necessitava di un tetto e di una tutrice: ecco quindi la signorina Rottermeier che si spupazza sia il pargolo che il cane!


Insomma il weekend lungo è stato abbastanza pienotto tra passeggiate chilometriche e compiti per casa ma è andato tutto bene anche se il tempo non è stato dei migliori
L’unico problema è sorto quando mi sono azzardata a tentare una corsetta lungo la spiaggia in una giornata che invogliava ad uscire all’aria aperta: pioggia e vento di bora!
Mi incammino, anzi mi incorro, per la spiaggia e poi la diga con le onde che la sovrastano e dove Jaky mi segue poco convinto tanto che un paio di volte mi tocca tirarlo: non posso neanche dargli torto visto che siamo in mezzo alle intemperie ma la corsa mi piace anche per questo, per questo riappropriarsi di spazi e momenti che altrimenti sarebbero bollati come impossibili o comunque scomodi…insomma si torna bambini selvaggi e ci si diverte a saltare nelle pozzanghere o a farsi tutta la diga spruzzata dalle onde!

Alla fine torno in spiaggia e mollo Jaky che lascio libero come l’aria in modo che si possa sfogare anche lui a correre forsennatamente su e giù per l’arenile
Tutto bene per un po’, corre via e torna da me, corre e torna, corre e torna, corre…e non torna!
Continuo a girare nei paraggi (ormai siamo ai murazzi) chiamandolo a gran voce ma con la bora a 100 all’ora (e la pioggia!) evidentemente non mi sente, o ha di meglio da fare perchè non si fa vedere
Continuo la ricerca per una buona mezz’ora sballottata dal vento e dall’acqua e ormai quasi assiderata ma alla fine devo desistere se non voglio ritrovarmi in un blocco di ghiaccio stile brancamenta (questa l’ho rubata a Linus)

Corsa veloce (per quel che riesco a fare dopo un’ora e mezza di corsa contro gli avversi elementi) a casa e ritorno in spiaggia munita di giacca pesante in modo da dare un’altra occhiata ma di Jaky neanche l’ombra, le ombre invece si allungano e ormai è buio quindi mi tocca rientrare a casa con le pive nel sacco e anche un po’ preoccupata ma non riesco a non pensare una serie di epiteti rivolti alla bestiola: Fiol d’un can! Bastardo! To mare cagna! ( e anca to pare!)

La sensibilità alle orecchie se n’è andata da un bel pezzo, le mani sono sulla buona strada e anche le gambe non sono messe meglio, il buio ormai avvolge tutto quindi non posso fare altro che tornare e casina e docciarmi con acqua bollente che pian piano ripristina le mie facoltà fisiche e mentali

Esco di nuovo un po’ rinfrancata dallo scoprire di essere ancora in possesso di due orecchie e di due mani e faccio un giro per il paese che hai visto mai che Jaky si sia stancato di rincorrere chissà che e sia tornato nel mondo civile
Giro giro giro, chiamo chiamo chiamo ma nulla risponde al mio patetico tentativo…ormai ho macinato una ventina di chilometri tutti in tondo e visto che è in arrivo anche il nipote non mi resta che tornare all’ovile…giro l’angolo che porta a casa e chi mi trovo davanti scodinzolante e con le orecchiette basse?
Sono così contenta che non riesco neanche a redarguirlo adeguatamente e me lo porto a casa prima che gli salti il guizzo di sfuggirmi di nuovo!!!


Tutto è bene quel che finisce bene e Jaky deve tenere sempre il guinzaglio, dice il saggio, così ho seguito l’insegnamento illuminato e per il resto dei giorni non ho mollato un attimo il disertore che di malavoglia si è adattato a corricchiare vicino a me e a Stefano, serbando per sé le gioie della sua segreta avventura

mercoledì 17 febbraio 2010

Hugh vs il nulla


Sanremo non mi ha mai appassionato più di tanto e più passano gli anni e meno mi interessa, così ieri che c’era la prima puntata me ne sono allegramente fregata e mi sono spaparanzata in divano e ho seguito il dottor House in alternanza con “Notting Hill”, visto per la millesima volta ma è sempre bello rivedere Londra che adoro e Hugh Grant che mi fa impazzire!
Così il festival è rimasto in castigo e solo quando c’era pubblicità ovunque ci facevo capolino che magari ero fortunata ed era la volta di qualche cantante interessante, ma così non è stato

Infatti nelle mie rapide incursioni sulla riviera dei fiori ho visto nell’ordine:

1 - i due deficienti Bonolis e Laurenti che aprono il festival con una scenetta con cui il Paolo crede di rinverdire i fasti di ben altre coppie comiche ma che in realtà è solo una misera e penosa ripetizione di uno schema ritrito (l’intelligente colto e lo stupido ignorante) e mal interpretato che si trascinano dietro da decenni ormai e che dire che ha stufato è dire poco…basta con ste cazzate pseudo-Totò che ormai il Principe sta facendo un traforo da tanto che si rivolta nella tomba!
Tempo di zapping: 15 secondi (visto che c’ero aspettavo che venisse fuori la Clerici per vedere il vestito)

2 - la Clerici che ho beccato per puro caso mentre finalmente usciva da una specie di astronave (niente scale quest’anno) con un vestito rosso orribile che le stava malissimo e non si sa come ha fatto la dieta visto che ancora adesso è bella pasciutella
Tdz: 7 secondi (giusto il tempo di commentare negativamente il vestito)

3 - Toto Cutugno che cantava, no comment
Tdz: 1 secondo netto (record!)

4 - Cassano che sproloquia con la Clerici su cosa non so perché anche qui il dito è stato velocissimo: non penso proprio di aver fatto nulla di male e quindi non mi merito certo di ascoltare un minorato mentale mentre spara cazzate con una cretina
Tdz: 2 secondi

5 I Sonhora (o Sonorah, o Sohnora…insomma l’h mettetecela voi) che cantano; ora io sono naturalmente favorevole ad incentivare i giovani nel difficile mondo della musica e sti due ragazzi sono pure conterranei visto che se non erro vengono da Verona, ma non posso certo offendere le mie sofisticate orecchiette abituate a ben altro con un duo disgraziato che agghindato in maniera indecorosa e con due parrucche improponibili (ah, non sono parrucche?) canta hit da adolescenti, quindi anche stavolta il salto di canale è stato veloce
Tdz: 4 secondi


Basta, a questo punto per fortuna era finito House e pure Notting Hill così me ne sono andata a letto con ancora negli occhi le strade di Londra e i giardini segreti di Londra e la libreria di viaggi di Londra (dove naturalmente mi sono fatta fotografare a suo tempo) e gli occhi di Hugh Grant e il sedere di Hugh Grant e il sorriso di Hugh Grant…così il famigerato festival per fortuna non ha avuto nessun effetto deleterio su di me e non ho sognato zombie cantanti né bignè alla crema vestiti di rosso!

mercoledì 10 febbraio 2010

Nordic walking...e nordic walking


Dopo aver degnamente festeggiato sabato la prima sorella che arriva ai 50 con una buonissima e bellissima cena me ne sono andata a letto ad orari gallineschi per colpa di una serie di invitati che la mattina dovevano svegliarsi presto / non avevano altri vaporetti dopo una certa ora / dovevano andare a lavorare / ecc ecc…insomma la prossima volta facciamo alle 18 così si riesce a stare un po’ tranquilli senza che qualcuno guardi l’orologio in continuazione! :-D

La domenica poi anch’io dovevo svegliarmi non proprio presto ma neanche tardissimo visto che si andava a provare la “Camminata nordica” o più internazionalmente “Nordic walking” al parco di san giuliano
Quindi ferry delle 9 e 10 e via verso il parco che nei giorni festivi con il bel tempo accoglie tutti gli abitanti di mestre (e non solo) cane-muniti e non che passeggiano tranquillamente per le piste e le collinette sparse lungo un’area di oltre 700 ettari, o almeno questo è quello che dicono sul web, comunque è bello grande
Il freddo non ci dà tregua e anche se il sole rende tutto più bello ci dobbiamo intabarrare oltre le previsioni con cappucci e piumini nonché guanti per i più freddolosi: altro che tutine tecniche da runners, qui si rischia il congelamento!
Infatti la lezione è anche una vera e propria lezione e quindi si sta in una delle mini-piazzole del parco ad ascoltare il nostro maestro che ci delucida riguardo a teoria e pratica della camminata nordica


Di che si tratta? Di un tipo di camminata nata nel nord Europa dalle esigenze di sciatori di fondo che si volevano allenare anche d’estate e che hanno raffinato questa tecnica di passo coadiuvato dai bastoncini con il quale sembra che si usino il 90% dei muscoli del corpo
Il 90% è una percentuale altissima ma se si prova ci si rende conto che il calcolo non dev’essere poi così lontano dal vero visto che le gambe e le braccia sono ben sollecitate, così come i muscoli della schiena…direi che si lasciano in pace soprattutto quelli del viso!!!
Eccoci quindi sfilare in militaresco assetto prima con una camminata quasi naturale e poi con i famosi e famigerati bastoncini che servono a darsi una ulteriore spinta e ad allenare anche la parte alta del corpo…salvo poi ritrovarseli in mezzo ai piedi e rischiare la frattura del naso da caduta fantozziana! Chi? Io naturalmente! :-D

La mattinata è andata e dopo aver salutato il nostro simpatico istruttore ci avviamo verso una vera camminata nordica perché ci dirigiamo verso il Cansiglio per vedere un po’ di neve e magari incontrare una amica che oggi bazzicherà da quelle parti


L’amica non la becchiamo perché il cellulare è sempre “spento o irraggiungibile” ma la camminata nordica vera e propria non ce la leva nessuno e ci riempiamo gli occhi si paesaggi innevati e di alberi carichi di fiocchi che brillano sotto un sole meraviglioso, non prima di aver gustato un bel pranzetto a base di panini e birra


La salubre passeggiata si conclude con l’incontro di un macchinone impantanato, anzi innevato, che non ne vuol sapere di partire
Ci troviamo così arruolati nel gruppo dei spingitori/spalatori di neve che cercano di aiutare la coppia incasinata da un parcheggio azzardato
Ci prodighiamo, chi più chi meno, per smuovere il land rover che non ne vuol sapere di liberarsi dal buco in cui è andato a finire e seppur riusciamo a fargli fare qualche metro dopo vari sforzi la situazione non si risolve perché si incastra in un altro cumulo di neve
Insomma alla fine dobbiamo abbandonare la battaglia e al proprio destino gli incauti parcheggiatori, con la convinzione che:
1 – i macchinoni sono una fregatura: meglio la vecchia panda 4x4 del land rover
2 – il parcheggio è un’arte


Bene, anche per quest’anno la capatina in mezzo ai monti l’ho fatta e sono a posto: ciao cime ineguali note a chi è cresciuto tra voi…io ci ho passato qualche settembre della mia lontana infanzia e vi tengo nel cuore ma se devo scegliere resto qui, vicino al mare!