martedì 7 ottobre 2008

Ancora film


Ok, sono già tornata, purtroppo (ho già la nostalgia) e visto che in terra del sol levante non ho potuto aggiornare molto il blog per mancanza di tempo e di mezzi (e di perizia informatica...) ho pensato di raccogliere le considerazioni e i consigli sul Giappone in modo da rianimare un po' questo blog
L'idea di parlare del viaggio con riferimenti filmici mi aggrada quindi continuo:

Smoke
Ecco, ci siamo arrivati, per i non fumatori come me è solo una pacchia, un’evoluzione naturale e dovuta di un annoso problema che finalmente ha trovato la sua soluzione perfetta…di che parlo? Dei ghetti per fumatori!
Ebbene sì, in Giappone sono avantissimo e il divieto di fumare non è solo nei locali come è ormai normale in quasi tutto l’occidente ma anche per strada, con tanto di cartelli che ad ogni piè sospinto (è il caso di dire!) ricordano agli ultimi praticanti di questo culto che il fumo è proibito o comunque sconsigliato
Dove si fuma? In appositi ghetti che sono allestiti in tutte le stazioni o fuori dai megastore in tutte le città più grandi: si tratta di angoli dedicati a questa religione con un monolite-posacenere davanti al quale tristemente si concentrano a praticare il rito i poveri tabagisti nipponici, probabilmente consapevoli di appartenere ad una specie in via di estinzione…o almeno così si spera!

The mask
Lungo le strade giapponesi è facile assistere ad una scena che per noi sarebbe del tutto innaturale ed inquietante, cioè vedere decine di persone indossare mascherine anti-contagio con tutta naturalezza
Io all’inizio pensavo che fossero solo un modo di proteggersi dallo smog, che fra l’altro non ho trovato particolarmente esagerato neanche a tokyo, mentre poi quando ho sentito una tipa che la portava tossire ripetutamente ho capito che la loro è una forma di rispetto quasi integralista della salute altrui
Infatti il culto del corpo è una delle caratteristiche principali dei giapponesi (vedi anche i famosi bagni pubblici) e da questo deriva una cura della propria salute quasi esagerata che si irradia a quella altrui
Comunque l’idea non è per niente assurda: me ad esempio è toccata una ragazza mascherata tossicchiante come vicina di posto sul volo di ritorno Osaka-Helsinki e devo dire che ho apprezzato la cosa perché beccarmi un virus e trovarmi a letto al ritorno dalle ferie non era proprio il massimo della felicità!
Oltre a queste mascherine di protezione ci sono anche altri tipi che diffondono essenze ecc ecc, se volete approfondire c’è un bel pezzo su questo blog: http://casajappo.iobloggo.com/

Cartoline dall’inferno
Ma dove sono finita? Io di solito non amo molto quei posti assurdi uguali in tutto il mondo che ci fanno capire di vivere in un mondo globalizzato e votato al commercio più becero…parlo dei negozi per turisti che in certe città hanno raggiunto parossismi ai limiti della decenza: basti pensare alle principali città italiane, ma anche Stoccolma per me è stato un vero shock: una via intera del centro storico tappezzata di negozi rigurgitanti oggetti strampalati, di norma gestiti da orientali o indiani
Insomma magari ci faccio un salto per curiosità e di solito compro le cartoline o altre piccole amenità ma non ci passo le giornate…chi me lo diceva che avrei rimpianto i negozi-trappole per turisti?
In giappone infatti non ne ho trovato uno che sia uno, ci sono sì i numerosi negozietti intorno a tutti i templi, rivelando che la loro religione è quasi più incline della cattolica alla vendita di oggetti di culto e portafortuna, ma un posto che avesse una cartolina manco a pagarlo a peso d’oro!
Così la mia ricerca che era cominciata tranquillamente si è trasformata in una vera caccia alla cartolina che si è risolta solo alla fine, all’aeroporto di osaka con me che leccavo i francobolli e scrivevo in bilico su una seggiolina della sala di attesa, con un occhio all’orologio e un altro al monitor delle partenze: una vera scena comica!

Tin cup
Lo so che nessuno se lo ricorda, è un film con Kevin Costner, mi serve per introdurre l'argomento degli sport in terra nipponica, se volete sapere altro sul film...andate su wikipedia, no?
Lo sport nazionale è il baseball e ci sono talmente tanti campi in giro che si potrebbe pensare di essere negli Stati Uniti (fra l’altro è uno sport che come la maggior parte degli italiani non ho mai capito, malgrado abbia letto tutti i fumetti di Schultz), ma anche il golf non se la cava male
Io non sono stata molto in "campagna" quindi non so dirvi se ci sono molti campi da golf veri e propri ma di sicuro ci sono un sacco di campi di prova nelle città, riconoscibili da lontano grazie alle enormi coperture di reti verdi che evitano danni da palline impazzite nelle zone circostanti
Anche i negozi dedicati sono un’infinità rispetto ad altri paesi, per non parlare della pubblicità che attinge a man bassa dai campioni di questo sport
Purtroppo non ho potuto vedere un incontro di sumo, lo sport-lotta tradizionale praticata da ragazzoni obesi che fanno una vita quasi monacale, mi sarebbe piaciuto ma in quel periodo non c’erano tornei e quindi nisba…sarà per la prossima volta
Un’altra attività agonistica molto popolare è la corsa che viene praticata anche nei centri urbani sfidando il traffico e con le pause di rito ai semafori (con il blocco del cronometro ogni volta, che stress!)..insomma il popolo giapponese mi è parso molto dedicato alla vita all’aria aperta e alle attività sportive e il risultato di questo stile di vita sano si nota perché di obesi praticamente non se ne vedono
Il tipo fisico che va per la maggiore è di corporatura normale o magra, l’altezza è ancora un po’ bassina, specie per le femmine, ma si sta alzando perché ho visto un bel po’ di ragazzi che cominciano a superare il metro e settanta: in tutto questo io con il mio 1,65 ero praticamente una stangona e questo si è rivelato un pregio non da poco al concerto che ho visto in piedi…infatti ero in una botte di ferro perché ce n’erano pochi più alti (a parte gli occidentali) e le ragazze mi facevano pena perché non vedevano un accidente! Ne avevo un paio vicino a me che mi arrivavano alla spalla (e io ripeto sono 1,65!!!) che erano assolutamente oscurate dal resto della gente, insomma in pratica avevano pagato per ascoltare un concerto senza vederlo!

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