sabato 30 maggio 2009

Come Non Detto

Volevo vedere la Butterfly e ci avevo scritto sopra un post, invece ho scoperto che i biglietti sono esauriti quindi nada; avevo appena detto che il sabato e la domenica avrei lucertolato in diga per tutto il tempo invece sono a casa che scribacchio e cazzeggio on line...proprio vero che la vita è piena di sorprese!!!

Comunque per la Butterfly apetterò nuove occasioni, per la diga domani è un altro giorno!
Riciao :-)

giovedì 28 maggio 2009

Sole e Mare, Mare e Sole






Insomma alla fine è arrivata, prepotente e inaspettata l’estate ha saltato a piè pari la primavera e ci ha portato subito un assaggio di caldo quasi afoso alla fine di maggio!
Io avevo avvisato che con la stagione dedicata ai bagni mi sarei decisamente defilata da internet e così è stato: se di solito cerco di fare un salto on line quotidianamente o almeno ogni 2 giorni, in questo periodo fatico a passare da queste parti perché il richiamo del mare è troppo forte!

Il caldo di questi giorni è stato bello tosto e così la gita di domenica programmata per vedere un bosco a S.Stino (e per banchettare in agriturismo) si è trasformata in una sauna sotto la candela del sole, anche perché il famigerato bosco altro non era che una serie di piante alte al massimo tre metri perché erano appena state piantate!
Così il sole non aveva requie e anche il ristoro promesso dal laghetto artificiale si è rivelato infondato: trattavasi di stagno con acque ferme a dir poco…praticamente una roba verde limacciosa che poco invogliava a fermarsi sulle rive

Per fortuna abbiamo mangiato più che bene e a prezzi irrisori e i bambini a cui era dedicata la gita si sono divertiti come matti, il centro del paese non era male e abbiamo infatti ripiegato su quello per trovare conforto da una granita o una birra!

Anche il sabato sera andare a Mestre al Toniolo a vedere i Joy Singers non è stata una passeggiata, con il caldo soffocante che faceva io e Ale ci siamo cuccati più di un’ora di mezzi pubblici strapieni e siamo arrivati strisciando sui gomiti in teatro dove l’aria condizionata era vanificata dalla moltitudine di genitori, nonni, zii, cugggini e chi più ne ha più ne metta, che assistevano deliziati all’esibizione dei pargoli visto che lo spettacolo era praticamente il saggio finale del lavoro svolto dai Joy durante l’anno nelle scuole di canto

È stato bello ed emozionante anche se le stecche erano di casa e anzi forse proprio per questo mi sono divertita un sacco! I bambini sono così imprevedibili e allegri che mi sono fatta quattro risate a vedere le coreografie (molto belle, fra l’altro) sbagliate sistematicamente dalla quasi totalità dei bimbi
Il mio preferito era un bambino di chiare origini indiane che avrà avuto 6 – 7 anni e che si ricordava ogni tanto che era su un palco e avrebbe dovuto cantare e muoversi a tempo, in realtà per tutta la durata dello spettacolo ha esplorato minuziosamente le sue manine, ha guardato i piedi dei compagni, ha controllato le pieghe del vestito…insomma ha fatto i cavoli suoi bello come il sole!

La serata poi è andata alla grande perchè dopo l’aperitivo in piazza Ferretto (e se non ricordo male saranno almeno dieci anni che non ci vado a fare le vasche e la prima volta in assoluto che ci bevo un aperitivo!) ci siamo mangiati una pizza buonissima e il rientro è stato decisamente più umano e più tranquillo!

Questo il racconto del mio ultimo week end, il prossimo sarà leggermente diverso prima di tutto perché sabato lavoro e poi perché passerò la domenica stesa su uno scoglio in diga!
Non mi farò più fregare da gite fuori porta almeno fino alla fine di settembre e consacrerò il tempo libero di questi mesi alla pacchiosa rilassatezza e al fancazzismo esagerato, a parte le corsette che ogni tanto, caldo permettendo, mi sentirò di fare

Quindi un saluto ai (pochi) lettori del blog…forse ogni tanto farò capolino ma non prometto nulla: buona estate! :-)

domenica 10 maggio 2009

Il giro



Non sono per niente un’appassionata di ciclismo, non ho mai approfondito più di tanto la mia scarsissima conoscenza dello sport su due ruote e non conosco i suoi campioni, a parte i più famosi per le imprese ed i premi ottenuti o per le note vicende di doping che circondano questo mondo
Naturalmente essendo una giovanissima ragazza degli anni ’60 ricordo Eddy Merckx più per la stramberia del nome che per sapere cosa aveva fatto, so solo che ha vinto un sacco, poi essendo italiana so che c’è stato Gimondi, Moser, per non parlare dei due miti del dopoguerra Coppi e Bartali che sono diventati loro malgrado due icone di un ciclismo d’antan che viene sbandierato ad ogni piè sospinto come “pulito” è “d’altri tempi”…appunto

I ciclisti comunque per me erano le facce sulle biglie con cui giocavo in spiaggia e da lì non uscivano, restavano relegati in un mondo lontano e misterioso che poi andando avanti con gli anni ha solo sfiorato il mio, senza suscitare passioni o anche solo un vago interesse

Negli ultimi anni la vicenda del doping che con la tragica vicenda di Pantani purtroppo ha segnato il suo momento più eclatante non ha fatto altro che allontanarmi da questo carrozzone che ogni anno si ritrova e compie il suo giro geografico/mediatico in varie nazioni

Quest’anno però tutto è cambiato perché la prima tappa del giro d’Italia si è svolta letteralmente sotto al balcone di casa e quindi mi era impossibile non vedere le squadre che si battevano per la prima maglia rosa in una gara a cronometro, complice la presenza del nipotino che naturalmente da buon esponente dell’universo maschile si è subito entusiasmato a vedere questi esseri mitologici mezzi uomini e mezzi bici bardati con tute e caschi futuribili degni dei power rangers sfrecciare a velocità esagerate per le strade del Lido

Così il bimbo ha contagiato la mamma e le zie e ci siamo trovate tutte sul balcone o in strada a tifare per gli italiani più conosciuti e a battere le mani a tutte le squadre…alla fine Ivan Basso è l’unico nome che ricordo, anche per uno striscione che campeggiava sulla facciata della trattoria di fronte a casa
Anzi no, ricordo anche Armstrong perché anche lui ha avuto problemi di doping (come la maggior parte dei ciclisti poi, da quel che so), e Cavendish perché ha visto la maglia rosa della prima tappa del centenario, primo inglese nella storia: si vede che ho studiato i tg della sera?

Insomma la giornata è stata divertente e potrebbe aver aperto una breccia nel muro granitico della mia indifferenza riguardo a questo sport: in fondo visto che il calcio lo guardicchio e anche lì in quanto a sostanze strane somministrate agli atleti non si scherza perché non dovrei ogni tanto seguire le scalate del premio della montagna o le cronometro individuali?
Intanto ho fatto una scoperta: una ragazza che lavora come traduttrice al giro ci ha detto che la lingua ufficiale del ciclismo è il francese, a causa dell’importanza delle regioni francofone in questo sport (infatti il top per un ciclista è vincere il tour, non chiedetemi perché), ma sicuramente a breve sarà come ovunque spodestata dall’inglese che già con l’avvento di un americano nell’olimpo dei premiati ha dato uno scossone non da poco all’obsoleto francese…vedremo

Oggi il giro è arrivato a Trieste da Jesolo, ha vinto Petacchi in volata sulla maglia rosa Cavendish che da buon inglese gentleman gli ha fatto i complimenti…basta per ora mi fermo qui, non vorrei diventare troppo esperta!

martedì 5 maggio 2009

Il divorzio


Su facebook gira questa foto la cui didascalia è "Silvio anche tua moglie si è rotta i coglioni di te, figurati noi"...naturalmente la quoto in pieno visto che non sopporto Berlusconi e al pensiero che una gran parte della mia vita adulta è stata condizionata volente o nolente da quest’omuncolo mi viene il nervoso
Al mondo esiste di peggio, lo so, e anche qui in Italia basta andare indietro nel tempo e pensare alla tragica epoca fascista e mi ridimensiono immediatamente, ma restando nell’occidente moderno e “civilizzato” non trovo nessun paragone con la nostra classe politica: vecchia, corrotta e ingabbiata in modus operandi degni di un paese ben più arretrato

La chiesa che critico ad ogni piè sospinto ha una grossa parte di colpa in tutto questo, prima mummificando per 40 anni la politica con la dc e ora quando si poteva aspirare ad un cambiamento che avrebbe reso questo paese finalmente moderno e in linea con le democrazie europee ci ha consegnati nelle mani di un tycoon senza scrupoli che pur di mantenere l’impero finanziario messo su a colpi di evasione delle tasse e foraggiamenti della politica connivente (leggi Craxi) si è deciso a scendere in politica non appena il suo mentore ha dovuto abbandonare la scena
Così dopo 40 lunghi anni di dc che ha contrastato in ogni modo le spinte progressiste sono iniziati gli anni di Berlusconi, in cui ci siamo sempre più inguaiati nel fango della politica pro domo sua, dell’ascesa impressionante di un uomo che a colpi di televisioni e di decreti ha modellato un intero paese a sua immagine e somiglianza, con una sparuta opposizione che sembra svuotata dall’onnipotenza dell’avversario…e gli anni della dc non ci sono più sembrati così male

I sondaggi lo danno vincente, la chiesa lo appoggia, gli affari vanno a gonfie vele, le sue boutade sulla scena internazionale che fanno vergognare chiunque abbia un cervello pensante lui li liquida facendo spallucce e pensando di essere un gran simpaticone
La fenomenologia di Silvio Berlusconi (parafrasando il famoso libro di Eco su Mike Bongiorno) spazia in tutti i campi dell’universo creato e tutti noi siamo un po’ berlusconizzati, anche solo per il fatto di accendere la tv e sintonizzarsi sulle sue reti, immagazzinando senza saperlo una quantità di input che ci arrivano dal tubo catodico (o meglio dai cristalli liquidi) ed è questo che non perdonerò mai a quello che ritengo un dittatore, per carità soft, ma sempre un dittatore, visto il potere immenso che ha su di noi

Questo venefico castello di carte rischia di crollare a causa non di rivoluzioni morbide (o dure), non di una seria ed efficace opposizione ma di una moglie stufa di essere ridicolizzata e cornificata
Infatti la Veronica che pur tenendo un basso profilo non è nuova a sparate di questo tipo ha annunciato il divorzio, gettando nello sconforto il premier che ben sa l’importanza di un’immagine pubblica patinata e si è poi lasciato andare a dichiarazioni di guerra degne di ben altri scenari
Il casus belli o meglio la goccia che ha fatto traboccare il vaso è la partecipazione del nano alla festa di compleanno di una tal Noemi (che fra l’altro lo chiama papi) subito dopo i malumori nati per l’inserimento nelle liste delle europee di una quantità di belle figliole da far impallidire il bagaglino: la Veronica non ci ha visto più e ha chiesto di separarsi da questo bruto che coltiva una passione morbosa per le giovani belle donne

Così eccoci qui a commentare le news giornaliere sul divorzio dell’anno, e a tal proposito in questi giorni ho potuto vedere un bel po' di tg e l'assenza delle notizie riguardo a questa vicenda nelle sue reti è impressionante, il bello è che i direttori si saranno mangiati le dita ogni singolo giorno a bucare così una notiziona a causa delle direttive del capo...mal gliene incolse a lavorare per uno stronzo!
Oggi l'ultima riguarda la tirata di orecchie della chiesa, mi domandavo quando sarebbe successo, e se c'è una cosa che infastidisce il nano è l'attacco della chiesa visto che come si diceva ha costruito il consenso anche e soprattutto attingendo a piene mani dal serbatoio di voti democristiani che purtroppo ancora la fanno da padrone nel nostro avvilente panorama politico

Insomma tutto è possibile, perfino che finalmente ci liberiamo del Berlusca grazie ad una pubblica scappatella (o ad una serie di scappatelle) contrappasso esemplare per chi ha sempre esibito ostentatamente la sua vita sotto i riflettori senza ricordare l’insegnamento di Audrey Hepburn in “Colazione da Tiffany”: “Certe luci della ribalta rovinano la carnagione, ad una ragazza”…ma anche ad un vecchio marpione

domenica 3 maggio 2009

Giro di bacari


Ieri sera con un gruppo di femminucce abbiamo fatto il quasi tradizionale giro di bacari, cioè una bella passeggiata per Venezia saltabeccando da un bacaro all’altro e gustando ove uno spritz, ove un prosecco, ove un fermo, ove un bel bicchiere di rosso
I bacari per chi non lo sapesse sono una via di mezzo tra bar e ristorante, in alcuni si può mangiare seduti, e offrono una buona scelta di ombre e cicheti

Ombra dicasi il bicchiere di vino, così chiamato a Venezia a causa dei venditori di vino sfuso che operavano un tempo con dei banchetti in piazza S.Marco e che si spostavano seguendo l’ombra del campanile per mantenere il più possibile fresco il loro vino…l’etimologia di cicheti invece non la so, comunque sono dei piccoli spuntini che accompagnano le ombre: polpettine, uova sode, sardee in saor, aciughete, paninetti farciti di ogni cosa, ecc ecc
Assolutamente vietati i tramezzini, in tal caso infatti trattasi di bar, solo tollerate le pizzette ma non sarebbero molto veneziane…
Nel nostro giro comunque ci siamo attenute scrupolosamente alla tradizione, quindi il nostro peregrinare ha toccato solo bacari più o meno quotati in cui ce la siamo spassata a spettegolare e ridacchiare come bimbe davanti ad un calice di vino e al ben di dio che offriva la casa

Io non sono una appassionata di vino, lo so che dico un’eresia ma preferisco la birra quindi non ero molto convinta di riuscire a onorare adeguatamente il giro senza dover capitolare e cominciare a bere acqua di rubinetto, invece alla fine ero tra le meno brille della compagnia e mi stupivo io stessa della mia resistenza
Devo dire che mi sentivo la testa sempre più leggera e trovavo divertente praticamente tutto, ma almeno non ho rovesciato nessun bicchiere: tutte le altre sì!
È stata una bellissima serata, lunga e divertente che si è conclusa con il caffè d’obbligo a casa di una delle partecipanti e poi con l’accompagnamento a casa della meno lucida del gruppo…a notte alta!

Dormito meravigliosamente, stamattina ero ancora un po’ sfasata ma comunque è passata in fretta: il trucco quando si beve molto è poi di bere molto…naturalmente acqua, e così ho fatto con buon risultato
La giornata era stupenda così poi ho messo il costume e mi sono spaparanzata al sole in dighetta finchè la crema solare ha tenuto, poi ho infilato le scarpe e mi sono fatta i miei 50 minuti di corsa in una spiaggia ormai vuota…e ridacchiavo ancora da sola ripensando alla serata bacarosa!

Ps: il reportage completo è sempre su facebook, qui c'è solo la copertina dell’album fotografico in cui sono presenti tutte e 5 le sommelier e degustatrici di prodotti tipici locali del gambero rosso :-)

http://www.facebook.com/home.php#/album.php?aid=2014686&id=1591016068