martedì 30 marzo 2010

Torino + Phil


Ho appena passato un bellissimo week-end a Torino, città che non avevo mai visitato, sempre per la ormai consolidata formula “concerto + turismo” che ho sposato (il mio unico matrimonio!) e che continua a darmi grandi soddisfazioni!
Il concerto stavolta non era dei Radiohead (purtroppo!) o magari di Thom Yorke (il leader-cantante) ma di Phil Selway, cioè il batterista dei RH che si è esibito con Lisa Germano che non chiedetemi chi è perché non l’avevo mai sentita prima dell’altra settimana!
Alla fine ho scoperto che è una violinista-musicista a tutto tondo-cantante simil jazz che ha un suo seguito tra gli appassionati
Appassionati che non devono essere poi molti se l’altra sera al concerto in un localino infimo la sparuta folla si divideva abbastanza equamente tra chi non aveva mai sentito nominare né l’uno né l’altra, chi era venuto per lei e chi era venuto per lui…rari quelli che conoscevano e apprezzavano tutti e due!
La cosa un po’ si è pagata perché il fastidioso vociare in sottofondo dava l’idea di un interesse abbastanza blando, e anche della maleducazione degli italiani: come ho rimpianto i giapponesi!!!

Il concerto mi è piaciuto molto, le canzoni erano “intimiste” come ha giustamente definito uno dei miei compagni di merende e lui è bravo e gentile (vedi autografo e foto con i fans...tra cui la vecchia babbiona!!!) e ha una bellissima voce che non mi sarei aspettata visto che di solito fa solo il terzo cantante del gruppo, soverchiato da Thom e Ed
Comunque queste sono fisse da malati come me, quali erano i miei compagni di viaggio, cioè due forumisti di Scatterbrain, il sito in cui bazzico da ormai tre anni (come vola il tempo), cioè da quando mi è scattato l’innamoramento per gli oxfordiani!

Infatti il viaggio in solitaria che di solito accompagnava i miei circuiti musicali ultimamente si è affollato di amici veri o virtuali: a Praga oltre a gironzolare con il nipote e il suo amico ho conosciuto anche Luigi, uno dei pochi forumisti “anziani” che mi fa sentire meno “nonna” quando entro a ciacolare on line, mentre stavolta ho incontrato Valeria, una ragazza simpatica e pazza dei Radiohead molto più di me e Luigi messi insieme!!!

Con loro mi sono molto divertita e ho passato un meraviglioso week-end in una città che non mi aspettavo così bella e accogliente, circondata dalle montagne coperte di neve come un paesetto nelle dolomiti ma grande e piena di vitalità come una grande città
Abbiamo salito la Mole Antonelliana con l’ascensore e la vista era stupenda, ma anche il museo del cinema mi ha sorpreso per la sua bellezza: ci si può passare tranquillamente qualche ora senza annoiarsi, anzi, divertendosi pure!
L’egizio invece lo abbiamo saltato a piè pari perché la folla era tanta e la voglia poca, lo rimandiamo alla prossima visita, magari per un concerto!


il "bicerin"

Ok, per ora abbiamo un po’ riempito il buco nell’anima da mancanza di concerti radioheadiani, ma si tratta solo di un palliativo: speriamo che a breve salti fuori qualche data fattibile in giro per l’europa, magari dove non sono ancora stata e che abbia un collegamento low-cost da Venezia…serve altro? :-D

Per le foto il solito rimando a facebbbbok!

ps: delle elezioni non parlo per evidenti motivi...diciamo che la vittoria dell'amore sull'odio e sull'invidia mi fa abbastanza schifo, l'unica soddisfazione insperata viene da Venezia che ha silurato il nanetto per la seconda volta, yessss!!!

martedì 23 marzo 2010

Il metodo antistronzi


Appena ho parlato bene del papa mi tocca sentire che la CEI emana un documento in cui dice che la chiesa “…ha agito prontamente nello scandalo della pedofilia”
Evidentemente i tempi biblici non sono quelli umani ma non esageriamo con questo rapportarsi alle sacre scritture: se mettersi in moto dopo decenni significa prontamente allora c’è molto lavoro da fare a livello di linguaggio in vaticano! In più per le prossime elezioni come al solito il bagnasco ha voluto metterci la pezzetta come si suol dire e ammonisce i cattolici a non votare chi è pro-aborto: potevano dire direttamente di votare il nano e facevano prima!

Ma lasciamo stare questo covo di reazionari senza scampo e parliamo d’altro (!): gli stronzi
Chi di noi non ha mai incontrato uno stronzo nella vita? O non lo è mai stato, preferibilmente per breve tempo?
Gli stronzi purtroppo riempiono le città e le campagne, avvelenano l’aria negli uffici, parlano dai pulpiti e dagli scranni istituzionali, ammorbando la vita di chi sta loro intorno o comunque se li deve sorbire

Il luogo deputato dello stronzo-watching è naturalmente il luogo di lavoro perché in altri posti c’è quasi sempre la possibilità di ignorarlo o comunque di allontanarsi e lasciarlo al suo destino, al lavoro invece ce lo dobbiamo sorbire e magari è pure il nostro capo, cosa più facile del mondo, quindi ce lo dobbiamo doppiamente sorbire
Badare bene che ne parlo al maschile non solo perché la nostra lingua è inferiore a quella inglese perché sessisticamente non prevede il genere neutro ma solo il maschile per i discorsi generici, ma anche perché la maggior parte degli stronzi è uomo
Non che manchino le stronze femmine, io stessa mi reputo ad un buon livello in certi casi, ma mi pregio di fare la stronza sempre rivolta verso altri stronzi, o per circostanze particolari…insomma non sono una stronza full-time ma part-time…o almeno credo! :-)

Una delle ragioni principali che mi hanno fatto lasciare il reparto precedente è la concentrazione di stronzi tra i medici, a partire dal primario che era semplicemente un pazzo furioso manipolatore bastardo che si è permesso una serie di exploit umilianti e degradanti verso tutti i suoi collaboratori: in questo devo dire che era democratico, se la prendeva sia con noi infermieri che con i medici, anche se naturalmente la bilancia pendeva sempre più dalla parte di noi parìa dell’ospedale, più deboli e quindi più facilmente impallinabili

Anche tra i medici girava qualche stronzo, per lo più temporanei ma alcuni anche a tempo pieno, e poi c’era la caposala che in quanto a stronzaggine poteva dare punti anche al primario quando aveva la giornata giusta…insomma un reparto che potenzialmente era un bel posto per lavorarci è diventato a causa di alcuni stronzi un posto invivibile
Non che io non mi sappia difendere, come dicevo la stronzaggine la so tirare fuori anch’io quando serve, infatti la mia uscita da quel posto aveva anche altre ragioni, ma devo dire che anche l’idea di passare il resto della mia vita lavorativa in un luogo così infestato non mi piaceva per niente

Ora sto in un posto in cui il livello di stronzità è assolutamente più basso e direi “fisiologico”, e per me abituata a lottare quasi ogni giorno con i tori nell’arena mi pare di ritrovarmi a toreare con una innocua mucca (come diceva il mitico Severgnini riguardo alla burocrazia in Italia e in Gran Bretagna)


Tutto ciò per presentare il libro che sto rileggendo e che è un serio pamphlet sul ruolo dello stronzo nella società e di come la tolleranza di certi comportamenti da parte delle dirigenze delle aziende non porti a nulla di buono
Lo stronzo infatti può avere altri pregi, può essere un drago nelle vendite, può avere idee geniali e apportare migliorie innovative o quant’altro e spesso a causa di ciò viene bonariamente sopportato nelle sue crisi di stronzaggine acuta ma il libretto invece fornisce le prove del fatto che una sola di queste persone ne avvelena una cerchia intorno che lavorerà invece con meno zelo quando va bene, o si butterà direttamente in malattia quando va male, causando danni ingenti all’impresa

Per tornare al mio esempio il turn-over degli infermieri di quel reparto era altissimo rispetto ad altri magari più faticosi ma in cui il lavoro era rallegrato da un clima più rilassante...si può dire che adesso quando torno in ospedale per salutare gli ex-colleghi praticamente non conosco nessuno, se ne trovo un paio è già tanto!

Sono quindi ancora più felice della mia scelta di ormai tre anni fa che mi ha aperto un mondo diverso davanti agli occhi e che mi ha restituito il piacere di andare al lavoro…quasi sempre!

Insomma se li conosci li eviti, se li conosci non ti stressano, per contrastare gli stronzi e magari usare il lato buono della vostra stronzaggine vi consiglio vivamente il libretto che sto rileggendo…perché lo rileggo? Perché gli stronzi sono ovunque e prevenire è meglio che curare! :-)

sabato 20 marzo 2010

Dare a Cesare...


Sono sempre pronta a bacchettare la chiesa e il papa quando serve, cioè spessissimo visto il tasso di bestialità che vengono sparate a raffica dal vaticano, ma sono anche pronta a rendere onore alle buone notizie da qualsiasi parte vengano
Quindi oggi sono molto felice di leggere finalmente una vera buona novella che mi rende il Ratzinger meno antipatico (più simpatico sarebbe troppo!!!) e lo pone in una posizione importantissima rispetto al suo tanto osannato predecessore che in tanti anni di pontificato non aveva mai neanche lontanamente toccato l’argomento scabrosissimo e vergognoso della pedofilia tra i preti

Infatti oggi finalmente anche se con colpevole ritardo il papa si è espresso con una lettera in modo fermo ed inequivocabile nei confronti della chiesa irlandese dove pare che il fenomeno sia particolarmente diffuso e radicato se come sembra gli abusi vanno avanti da decenni
Non che in altre parti del mondo non ci siano problemi di questo tipo, anzi, probabilmente il caso Irlanda è solo la punta dell’iceberg che piano piano verrà alla luce ora che anche la chiesa si è finalmente resa conto che la copertura di crimini di questo tipo non è salutare per l’immagine di un’istituzione che dovrebbe essere fondata sull’onestà e la rettitudine dei suoi membri

Più volte in passato erano stati scoperti crimini immondi che riguardavano i preti e la posizione della chiesa è sempre stata quella di chiudere gli occhi, orecchie e bocca come le famose tre scimmiette o al limite di appellarsi al giudizio divino che naturalmente sovrasta quello umano e quindi è l’unico al quale i colpevoli dovevano sottoporsi


La svolta epocale del papa infatti consiste non solo nell’ammissione di questi crimini in seno alla chiesa dal più altro scranno della chiesa stessa (invece del consueto insabbiamento), e nella loro fortissima condanna, ma soprattutto nel sottomettere il giudizio ad un tribunale mortale

Era ora che non si sentissero più frasi ipocrite e nauseanti che oltre a sminuire i crimini e a cercare di screditare e ridicolizzare le vittime non tendessero infine a liquidare la questione come “interna” all’istituzione e quindi non sottoponibile ad altro giudizio se non quello di dio
L’arroganza e la protervia del clero dalle cariche più alte fino all’ultimo dei parroci sulla questione era a dir poco schifosamente vomitevole: non voglio naturalmente fare di tutta un’erba un fascio, so benissimo che nella chiesa ci sono persone che sono davvero dedicate al bene e agli altri ma pare che siano sempre più rare e sperse in un magma di figuri votati invece che ai sacri voti al vizio, all’arrivismo e alla caccia al potere

Grandi lodi quindi al papa Benedetto che una volta tanto mi trova completamente d’accordo e felice e stupita di ammirare una sua azione…gli faccio le mie congratulazioni, riservandomi di ritornare a bacchettarlo a dovere al prossimo passo falso!

se volete saperne di più sullo scandalo dei preti pedofili ci sono in rete i video tratti da un famosissimo reportage della BBC

ps: le tre scimmiette sono scolpite su un tempio giapponese che purtroppo non ho visitato...la prossima volta!

ps2: la notizia la trovate qui

martedì 16 marzo 2010

Noi siamo i gggiovani…

Ho 44 anni, vado per i 45 e sono più che fiera della mia età e più che contenta di questo periodo della mia vita che, ma lo dico sottovoce che non si sa mai, è tra i migliori che abbia finora passato
Insomma la nostalgia canaglia dei miei coetanei verso quell’epoca dei vent’anni in cui tutto sembra loro più bello e più vero (come il pippero degli elii) non mi tocca minimamente e me la spasso molto di più adesso che nella verde età
Sarà perché adesso sicuramente ho qualche possibilità in più, sarà che sono meno imbranata, sarà anche per il progressivo ammorbidimento di alcuni tratti spigolosi del mio carattere che a suo tempo mi limitavano alquanto ma devo dire che decisamente non tornerei indietro neanche morta, sto troppo bene così…sempre sottovoce e facendo sempre scongiuri a non finire, per carità :-)

Perfino nel mio rapporto con gli altri mi ritrovo adesso a conoscere ed apprezzare di più i ggiovani di quando ero anch’io una di loro: infatti quando ero una sbarbatella trovavo la maggior parte dei miei coetanei frivola e immatura, cosa non difficile visto che io (anche per cause al di fuori della mia volontà) ero decisamente più matura e seria, e non riuscivo a legare più di tanto con alcuni di loro…non che non avessi il mio giro e che me ne stessi a casa dalla mattina alla sera, ma non ero certo una compagnona sempre in pista

Adesso sono più rilassata e tranquilla e riesco a intrecciare rapporti di quasi amicizia con ragazzi che potrebbero essere tranquillamente miei figli: attenzione, non che io sia una di quelle pazze che a 40 anni si vestono da teenager e vanno in giro con le mutande fuori e la pancia al vento (rischiando la colite!) per combattere il loro nemico più grande cioè il tempo che passa e cercano di instaurare rapporti insani con i ragazzi e le ragazze di qualche generazione di scarto con la malcelata voglia di recuperare il tempo perduto
Nulla di tutto ciò, io sto bene con le mie rughe e non mi sogno neanche di rinverdire il mio guardaroba (e di rischiare la colite!) perché non voglio assolutamente essere ancora gggiovane in mezzo ai gggiovani, diciamo invece che mi capita, anche grazie alle nuove tecnologie, di trovarmi bene da anziana in mezzo ai giovani, sempre mantenendo le debite sacrosante distanze date dal muro degli anni

Così quando qualche anno fa ho passato le mie prime vacanze in Scozia con mio nipote che allora aveva appena 16 anni mi sono trovata benissimo e mi sono divertita un sacco, anche per il grande merito di quest’ultimo che è un ragazzo intelligente e simpatico, cosa che si è confermata sia nel viaggio in Irlanda con famiglia al seguito, sia l’anno scorso a Praga (concerto radioheadiano incluso) dove ho conosciuto un suo amico
Anche lui come Luca è un bravo ragazzo che si sa muovere nel mondo e tra la gente e insieme ad uno dei forumisti che abbiamo conosciuto laggiù hanno reso la breve vacanza concertistica davvero indimenticabile


Così ieri sera quando l’ho incontrato in vaporetto al ritorno dal lavoro per me e dall’università per lui ci siamo messi a chiacchierare del più e del meno senza problemi di sorta e quando il discorso è caduto sulla musica, visto che siamo due fans dei Radiohead, mi sono fatta una gran risatona quando mi sono trovata ad ascoltare il suo lettore MP3 con gli auricolari condivisi: l’orecchio sinistro a me e il destro a lui

Insomma mi sono ritrovata come gli sbarbi che mi tocca di vedere tutti i giorni in autobus o in battello e vedevo qualche sguardo incuriosito dei vicini che chissà cosa pensavano alla vista di una signora che in condivisione musicale faceva commenti sulle canzoni con un ragazzo che aveva la metà dei suoi anni…macchiseneimporta: come dice il grande Guccini "...c’è una vita sola, non ne sciupiamo niente in tributi alla gente, o al sogno"

ps: su youtube trovate la canzone quasi d'amore

mercoledì 10 marzo 2010

Neve! (di marzo)

Oggi risveglio inaspettato con la neve, e visto che al contrario dell'altra volta non dovevo andare al lavoro mi sono limitata nel mio servizio fotografico al Lido...pronti con il blog fotografico, mentre tutto l'album lo trovate come al solito su facebook





giovedì 4 marzo 2010

Sciopero primaverile


L’altro giorno l’ACTV si è prodotta in una delle performance che le riescono meglio, cioè lo sciopero all day long che significa per noi poveri lidensi, mai tanto lidioti come in questi casi, che per tutto il giorno c’è solo una spola che va da S.Maria Elisabetta (per gli amici sme) a S.Zaccaria e poi palla lunga e pedalare

Non che noi veneziani et similia non siamo abituati a camminare, anzi più vado avanti e più mi rendo conto di quanto siamo ormai una razza di extraterrestri (in via d’estinzione) che sono ancora in grado di far funzionare le gambe non solo nei luoghi deputati come le palestre e le piscine ma anche (incredibile) per camminare per strada!!!!
La battutina è stupidina ma molto vera: proprio sabato scorso ho ri-incontrato con molto piacere alcuni forumisti che avevo già visto a Verona qualche mese fa e conosciuto altri provenienti da varie città d’Italia e nonostante la loro giovane età ho potuto notare che la passeggiatina che qui a Venezia è solo un antipasto che prelude a qualche giro più intensivo della città per loro era un viaggio di proporzioni intergalattiche e la visione del ponte degli scalzi scatenava visioni di scale mobili portate dagli angeli per ovviare ad un ostacolo insormontabile!


Ok, sto un po’ esagerando, ma la sostanza è questa: noi di Venezia e zone limitrofe ci scammelliamo ogni giorno anche solo per andare al lavoro percorsi che ci sembrano infinitesimali mentre paragonati al moto medio di qualsiasi altro abitante della nostra nazione motorizzata siamo avanti anni luce
Paradossalmente se andiamo nei paesi più freddi e meno ospitali la propensione alle passeggiate/biciclettate/ogni altra attività fisica all’aria aperta aumenta in modo esponenziale, così a Berlino mi sono stupita dal vedere i vagoni della metropolitana attrezzati per le bici, a Londra ho girato per i meravigliosi parchi disseminati lungo tutta la città in cui la gente poteva anche cavalcare, in Svezia ho trovato piste ciclabili ovunque e non ho mai visto tanta gente che pratica la camminata nordica o comunque che passeggia al freddo e al gelo come in Scozia e in Irlanda
Infatti il filo conduttore di tutti questi luoghi è il clima decisamente poco allettante per chi vuole passare il tempo libero all’aria aperta mentre noi fortunati che non dobbiamo uscire sempre con l’ombrello né mettere il piumino ad agosto (anche se a volte mi piacerebbe!) sprechiamo il tempo ancorati al sedile dell’auto che ci porta in palestra

Il giorno dello sciopero probabilmente era stato programmato con la supervisione di qualche mago del meteo visto che il sole ha fatto capolino squarciano le nubi che ultimamente coprono il cielo…non che a me diano fastidio perché come già più volte detto preferisco ormai quasi il freddo al caldo e per la corsa è semplicemente l’ideale, ma un po’ di primavera ci voleva e così la passeggiata scioperistica mi ha fatto scoprire le prime avvisaglie della nuova stagione: alcune gemme sulle piante, i gatti che ritornano a passeggiare per le calli, i gondolieri che smettono il giaccone, i turisti che cominciano a intasare ogni luogo e ogni calle nonché a spaparanzarsi sulle zattere a prendere il sole e per finire la cosa più importante cioè la visione delle prime violette, un fiore a cui sono molto legata perché la mamma appena arrivava il periodo giusto ci faceva fare la “passeggiata delle violette” in cui si girava per il paese a raccogliere i fiorellini appena spuntati
E così quando le ho viste il pensiero è corso a quei momenti lontani ma ancora così vivi nella memoria e nel cuore


Ps: il raduno è andato benissimo anche se stavolta sembravo davvero la prof in gita con la scolaresca, comunque eravamo a Venezia quindi la cosa ci stava più che bene: la prossima volta mi porto l’ombrellino da capo-gita e li interrogo! :-)