sabato 16 gennaio 2010

A single woman


Esce in questi giorni il bel film di Tom Ford, l’acclamato stilista di fama che nonostante le origini texane e quindi non proprio sinonimo di raffinatezza è invece la quintessenza del glamour e dello stile
Io non sono una fashion-victim quindi non ho grandi predilezioni per l’uno o l’altro dei guru della moda, mi piace ogni tanto qualcosa che vedo alle sfilate e di norma Armani lo torvo molto elegante ma a parte questo non posso entrare in argomento visto che se fosse per me vivrei praticamente in tuta da ginnastica, tranne quando mi parte il ghiribizzo e mi tiro da premio
Comunque il Ford ha lasciato le acque agitate ma conosciute del mondo della moda e si è voluto invece cimentare con il mondo del cinema, le cui acque sono sicuramente agitatissime e delle quali non conosce scogli sommersi e secche insidiose
Mi è piaciuto molto questo suo rimettersi in gioco, fra l’altro non certo in un momento di crisi, perché denota una curiosità intellettuale, un amore per la sfida che trovo molto interessanti e stimolanti
Il suo debutto è stato alla mostra del cinema di Venezia e quindi ho visto il film in anteprima in sala grande con tutti i protagonisti (l’autografo di Firth ne è la prova!) e ha ricevuto un meritatissimo applausone finale, nonché poi il (meritatissimo anche questo) premio coppa Volpi al Colin Firth come miglior attore
Il film è tratto dal libro omonimo di Isherwood che è dirompente per la sua modernità e sorprendente se si pensa che invece è del 1964, cioè un anno prima che nascessi…secoli fa
Il libro è più aspro e crudele del film ma non si può dire che Ford abbia derogato alle caratteristiche principali del romanzo: a parte vestire i protagonisti anche troppo bene non si può certo dire che sia un filmetto facile e “fashion”, anzi


A proposito di single ieri c’è stata la seconda “Cena Single” che ormai è già diventata una tradizione messa in moto in modo del tutto casuale e che riunisce i singles per una serata divertente senza l’assillo di partner che innescano meccanismi consolidati di tensione in grado di rovinare anche la migliore delle serate!
C’è anche l’idea dell’acchiappo, senza dubbio, ma è più un velo impalpabile che aleggia ogni tanto sulla compagnia che un dovere imprescindibile a cui siamo votati in quanto “scoppiati”
Infatti ormai per nostra grande fortuna i singoli non sono più visti come dei parìa dalla società occidentale, e possono vivere la loro vita tranquillamente senza dover rispondere ad ogni piè sospinto alle battute amichevoli o sarcastiche della fetta di popolazione che invece un partner ce l’ha
In questo la chiesa ha avuto una grossa fetta di responsabilità perché ricordo che non moltissimi anni fa quando io ero piccola era ancora d’uso una certa visione cattolica che incorniciava la famiglia come l’unica scelta possibile soprattutto per le donne (guarda un po’) a meno di non voler farsi suore!!!
Per fortuna tutto ciò non esiste più o comunque non nelle aree più civilizzate del nostro paese perché forse se si va in paesini sperduti in cui la vita per quanto evoluta fatica ad emanciparsi dalla cappa pesante dei diktat cattolici si trovano ancora poveri, ma soprattutto povere singles che si arrovellano e si disperano oltre che perché non trovano marito anche perchè la chiesa come secoli fa non le supporta ma anzi le indica come fallite al disegno di dio…e non sto esagerando!!

La cosa come dicevo non mi tocca non solo perché la chiesa non ha più alcun potere su di me ma anche perché se c’è una cosa di cui sono convinta è che la mia condizione ideale è quella della single: mi ci trovo bene, non ho mai smaniato per un matrimonio o una convivenza e le rare volte in cui ho perso la testa pensavo in ogni caso che la soluzione migliore sarebbe stata quella di Woody Allen: io da una parte di Central Park e mio marito dall’altra, con le nostre casette che si guardano…ma da chilometri di distanza!
Quindi lungi dal recriminare per la mia condizione la trovo invece soddisfacente al massimo, senza quasi controindicazioni, al contrario della vita matrimoniale che pavento per la sua pericolosità!!!
Quindi viva i singles e le cene single e il matrimonio lo lascio agli altri, io non mi sposerò mai…anche se invecchiando ho capito che non bisogna mai dire mai, quindi diciamo che non mi sposerò quasi mai!!!

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