martedì 27 aprile 2010

La contemplazione delle stelle


Da qualche giorno ho un po’ di tempo da passare a casa perché le ferie accumulate e le ore da recuperare mi consentono di pigliare qualche giornata qui e là che sfrutto per fare le faccende di casa come si suol dire, sistemare qualche cosa anche fuori casa e pure per cazzeggiare che non fa mai male
Così capita che a mezzogiorno mi ritrovo tranquillamente seduta a tavola a pranzare bella paciosa in compagnia del tg o di quello che passa il convento, e oggi mi sono fermata su rai2 perché il Paolo Fox stava parlando della bilancia e quindi non potevo oltrepassare!

Il tizio non mi dispiace, sembra simpatico ed è dotato di un po’ di autoironia che nel suo mestiere è indispensabile per non fare la figura del fesso, inoltre io non ci credo ma non si sa mai!
In realtà diciamo che la mia posizione riguardo alle stelle si può riassumere in quella di Italo Calvino che nel suo famoso libro “Palomar” (nome di un famoso osservatorio) mandava fuori casa il povero signor Palomar a guardare le stelle perché “doveva”, perché solo all’idea di uno spettacolo così bello che andasse sprecato il signor Palomar si sentiva quasi in dovere di andare a goderne con tutti i trabiccoli e le mappe e l’imbranataggine tipica del personaggio (un alter ego un po’ più imbranato dello stesso Calvino naturalmente)


Anch’io spesso mi dispiaccio per lo spettacolo stellare che non è visto che da pochi, perché il cielo notturno ha una magia e un linguaggio che parla a pochi adepti tra i quali purtroppo non mi annovero, pur con i miei molti tentativi di conoscere le stelle alla fine dimentico le costellazioni e non ritrovo i pianeti nella volta celeste, così oltre alle due Orse e Orione e poco altro non so una beata mazza e me ne dispiace davvero, ma vedremo se la prossima volta sarà quella buona per diventare una buona astronoma

L’astrologo invece lo guardo/ascolto con blando interesse perché se credo che le stelle e i pianeti influenzino sicuramente la vita sulla terra (che altro non è se non uno dei tanti pianeti nel flipper dell’universo) non penso però che possano dirci se oggi vinceremo al totocalcio o lasceremo il partner
Con un atteggiamento quindi moderatamente interessato e molto divertito mi sono fermata a sentire l’oroscopo della bilancia e devo dire che stavolta ci ha azzeccato alla grande perché ha detto che noi bilancini che siamo sempre diplomatici (e già qui avrei da ridire) in questo periodo siamo più perentori e tendiamo a fare piazza pulita delle questioni e delle persone che ci possono rovinare l’esistenza senza molte cerimonie

In effetti se molto diplomatica non sono mai stata devo ammettere che è da un po’ che mi sento preda di un atteggiamento inusuale per me di deciso taglio netto con certi atteggiamenti e con un modo di essere che mi aveva un po’ legato in alcune decisioni
Così se non sono certo diventata una falciatrice a pieno regime devo però riconoscere che mi sento un po’ più intransigente e meno accomodante soprattutto verso chi anche senza volere mi rende meno agevole la vita
Non sto dicendo che io sono bella e perfetta e che il mondo intero deve rapportarsi a me, anzi in molti casi riconosco le grandi doti di alcune delle persone cosiddette “moleste” ma che con me non girano, non scatta alcuna alchimia, anzi scatta quella negativa e ormai la vecchiaia mi ha fatto capire che contro quella poco si può fare

È così, ci sono alcune persone a questo mondo che ci irritano, ci indispongono, mettono alla prova le nostre difese e ci rendono delle persone peggiori, io sono convinta che l’unico modo per stare bene è semplicemente evitarle perché se altri tentativi sono andati a vuoto significa che non c’è proprio niente da fare e io non ho più voglia, tempo, astico come si dice a Venezia, di stare ancora a combattere con i mulini a vento

La vita è una sola ed è anche breve e a volte già piena di schifezze per conto suo quindi è nostro preciso dovere cercare per quanto possibile di acchiappare le cose che ci rendono felici e migliori e di evitare come la peste quelle che invece ci stressano e ci rendono delle brutte persone

Ecco perché in questo periodo mi sento così decisa, perché voglio vivere bene, me lo devo e questa è la mia missione, senza fare del male a nessuno per carità, anzi cercando di fare più bene che posso ma certo senza annullarmi, senza posporre i miei interessi a quelli di tutto il mondo, mi dispiace ma appunto c’è una vita sola, come dice la mia amica Antonella, una di quelle persone che invece cerco sempre di vedere e sentire perché mi fanno stare bene e mi rendono migliore :-)

qui trovate "La contemplazione delle stelle" dal capolavoro "Palomar" di Italo Calvino

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