martedì 5 ottobre 2010

La repubblica delle banane

"Le 10 strategie della manipolazione mediatica"
DI NOAM CHOMSKY

1 - La strategia della distrazione
L’elemento principale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel distogliere l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche utilizzando la tecnica del diluvio o dell’inondazione di distrazioni continue e di informazioni insignificanti.La strategia della distrazione è anche indispensabile per evitare l’interesse del pubblico verso le conoscenze essenziali nel campo della scienza, dell’economia, della psicologia, della neurobiologia e della cibernetica. “Sviare l’attenzione del pubblico dai veri problemi sociali, tenerla imprigionata da temi senza vera importanza. Tenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza dargli tempo per pensare, sempre di ritorno verso la fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).


2 - Creare il problema e poi offrire la soluzione
Questo metodo è anche chiamato “problema - reazione - soluzione”. Si crea un problema, una “situazione” che produrrà una determinata reazione nel pubblico in modo che sia questa la ragione delle misure che si desiderano far accettare. Ad esempio: lasciare che dilaghi o si intensifichi la violenza urbana, oppure organizzare attentati sanguinosi per fare in modo che sia il pubblico a pretendere le leggi sulla sicurezza e le politiche a discapito delle libertà. Oppure: creare una crisi economica per far accettare come male necessario la diminuzione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici.
3 - La strategia della gradualità
Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, col contagocce, per un po’ di anni consecutivi. Questo è il modo in cui condizioni socioeconomiche radicalmente nuove (neoliberismo) furono imposte negli anni ‘80 e ‘90: uno Stato al minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione di massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero stati applicati in una sola volta.
4 - La strategia del differire
Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria” guadagnando in quel momento il consenso della gente per un’applicazione futura. E’ più facile accettare un sacrificio futuro di quello immediato. Per prima cosa, perché lo sforzo non deve essere fatto immediatamente. Secondo, perché la gente, la massa, ha sempre la tendenza a sperare ingenuamente che “tutto andrà meglio domani” e che il sacrificio richiesto potrebbe essere evitato. In questo modo si dà più tempo alla gente di abituarsi all’idea del cambiamento e di accettarlo con rassegnazione quando arriverà il momento.
5 - Rivolgersi alla gente come a dei bambini
La maggior parte della pubblicità diretta al grande pubblico usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, spesso con voce flebile, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente. Quanto più si cerca di ingannare lo spettatore, tanto più si tende ad usare un tono infantile. Perché? “Se qualcuno si rivolge ad una persona come se questa avesse 12 anni o meno, allora, a causa della suggestionabilità, questa probabilmente tenderà ad una risposta o ad una reazione priva di senso critico come quella di una persona di 12 anni o meno (vedi “Armi silenziose per guerre tranquille”).
6 - Usare l’aspetto emozionale molto più della riflessione
Sfruttare l'emotività è una tecnica classica per provocare un corto circuito dell'analisi razionale e, infine, del senso critico dell'individuo. Inoltre, l'uso del tono emotivo permette di aprire la porta verso l’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o per indurre comportamenti….
7 - Mantenere la gente nell’ignoranza e nella mediocrità
Far sì che la gente sia incapace di comprendere le tecniche ed i metodi usati per il suo controllo e la sua schiavitù. “La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza creata dall’ignoranza tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare da parte delle inferiori" (vedi “Armi silenziosi per guerre tranquille”).
8 - Stimolare il pubblico ad essere favorevole alla mediocrità
Spingere il pubblico a ritenere che sia di moda essere stupidi, volgari e ignoranti...
9 - Rafforzare il senso di colpa
Far credere all’individuo di essere esclusivamente lui il responsabile della proprie disgrazie a causa di insufficente intelligenza, capacità o sforzo. In tal modo, anziché ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta e si sente in colpa, cosa che crea a sua volta uno stato di depressione di cui uno degli effetti è l’inibizione ad agire. E senza azione non c’è rivoluzione!
10 - Conoscere la gente meglio di quanto essa si conosca
Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della scienza hanno creato un crescente divario tra le conoscenze della gente e quelle di cui dispongono e che utilizzano le élites dominanti. Grazie alla biologia, alla neurobiologia e alla psicologia applicata, il “sistema” ha potuto fruire di una conoscenza avanzata dell’essere umano, sia fisicamente che psichicamente. Il sistema è riuscito a conoscere l’individuo comune molto meglio di quanto egli conosca sé stesso. Ciò comporta che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un più ampio controllo ed un maggior potere sulla gente, ben maggiore di quello che la gente esercita su sé stessa."

Ho letto questo articolo e ho naturalmente subito collegato alcuni dei principi della manipolazione mediatica con lo schifo che ci circonda in questo paese arretrato e smantellato a mano a mano da chi invece dovrebbe guidarlo, in particolar modo mi è tornata subito in mente la vicenda più importante dell’estate appena finita
Finalmente infatti pare che stia andando verso la morte lenta ma definitiva la “notizia” che ha riempito le prime pagine dei giornali e che ha tenuto in sospeso milioni di italiani che non avendo alcun problema contingente giustamente erano molto interessati a sapere di chi è la casa di Montecarlo!

Ora io mi domando e dico se questa non è una cosa da repubblica delle banane, anzi dittatura delle banane! In un paese normale, non dico in quelli molto più avanti di noi ma in un paese normale, con una classe dirigente normale e dei mass-media normali un cosa del genere non sarebbe mai potuta succedere, non si sarebbe mai vista fiorire su giornali, radio e tv per tutta l’estate la telenovela riguardante un affare privato, sicuramente di dubbio gusto e che non fa onore a Fini, ma sempre un affaraccio tra lui, la moglie e il cognato

Macchisenefrega se il cognato abita in una casa che una vecchia fascistona ha regalato al partito ex fascista e che è stata come al solito incamerata nel gioco delle scatole cinesi delle società all’estero per poi finire nelle mani del fratellino semifurbo della mogliettina furba dell’ex fascistone Fini?
Praticamente a nessuno se non agli eventuali eredi della vecchiarda e ai componenti del suo partito, anche se non si sa più qual è


Invece questo tormentone ci ha tormentato per mesi e mesi con scoop su scoop fatti di piantine dell’appartamento, di dichiarazioni di esponenti del governo dello staterello che garantisce l’anonimato a chi fa i giochetti sporchi, addirittura da foto di cucine che sarebbero state comprate dal Fini stesso…manca solo che ci sbattano in prima pagina il cognato che fa i suoi bisogni nel cesso del famoso appartamento monegasco e dopo siamo a posto!


Intanto il paese va a catafascio, gli industriali si incazzano un giorno sì e uno anche per l’immobilità del governo, la disoccupazione cresce e chi più ne ha più ne metta, mentre la nostra classe politica è così penosa che non so neanche se sia meglio che cada sto governo ridicolo perché anche a sinistra non siamo messi molto meglio, la mia unica speranza è che una volta toccato il fondo si ricominci a risalire e non si finisca a scavare!

Speriamo bene, intanto io come già detto evito i tg più che posso in modo da vivere tranquilla e beata senza rodermi il fegato ad ogni piè sospinto, mi faccio una scorpacciata di telefilm e di cartoni come i Simpson e compro il giornale solo nel week end…tanto le notizie le so già!

La corsa invece procede, l’altro giorno mi sono sciroppata circa 12 chilometri a 5 e mezzo, un tempo per me davvero eccezionale che mi ha stupito ma d’altronde un po’ di benzina nelle gambe in tutti questi anni di corsette ce l’avrò pure messa…salvo ritrovarmi poi nella prossima uscita spompata e morta dopo mezz’ora!!! :-D

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