martedì 16 marzo 2010

Noi siamo i gggiovani…

Ho 44 anni, vado per i 45 e sono più che fiera della mia età e più che contenta di questo periodo della mia vita che, ma lo dico sottovoce che non si sa mai, è tra i migliori che abbia finora passato
Insomma la nostalgia canaglia dei miei coetanei verso quell’epoca dei vent’anni in cui tutto sembra loro più bello e più vero (come il pippero degli elii) non mi tocca minimamente e me la spasso molto di più adesso che nella verde età
Sarà perché adesso sicuramente ho qualche possibilità in più, sarà che sono meno imbranata, sarà anche per il progressivo ammorbidimento di alcuni tratti spigolosi del mio carattere che a suo tempo mi limitavano alquanto ma devo dire che decisamente non tornerei indietro neanche morta, sto troppo bene così…sempre sottovoce e facendo sempre scongiuri a non finire, per carità :-)

Perfino nel mio rapporto con gli altri mi ritrovo adesso a conoscere ed apprezzare di più i ggiovani di quando ero anch’io una di loro: infatti quando ero una sbarbatella trovavo la maggior parte dei miei coetanei frivola e immatura, cosa non difficile visto che io (anche per cause al di fuori della mia volontà) ero decisamente più matura e seria, e non riuscivo a legare più di tanto con alcuni di loro…non che non avessi il mio giro e che me ne stessi a casa dalla mattina alla sera, ma non ero certo una compagnona sempre in pista

Adesso sono più rilassata e tranquilla e riesco a intrecciare rapporti di quasi amicizia con ragazzi che potrebbero essere tranquillamente miei figli: attenzione, non che io sia una di quelle pazze che a 40 anni si vestono da teenager e vanno in giro con le mutande fuori e la pancia al vento (rischiando la colite!) per combattere il loro nemico più grande cioè il tempo che passa e cercano di instaurare rapporti insani con i ragazzi e le ragazze di qualche generazione di scarto con la malcelata voglia di recuperare il tempo perduto
Nulla di tutto ciò, io sto bene con le mie rughe e non mi sogno neanche di rinverdire il mio guardaroba (e di rischiare la colite!) perché non voglio assolutamente essere ancora gggiovane in mezzo ai gggiovani, diciamo invece che mi capita, anche grazie alle nuove tecnologie, di trovarmi bene da anziana in mezzo ai giovani, sempre mantenendo le debite sacrosante distanze date dal muro degli anni

Così quando qualche anno fa ho passato le mie prime vacanze in Scozia con mio nipote che allora aveva appena 16 anni mi sono trovata benissimo e mi sono divertita un sacco, anche per il grande merito di quest’ultimo che è un ragazzo intelligente e simpatico, cosa che si è confermata sia nel viaggio in Irlanda con famiglia al seguito, sia l’anno scorso a Praga (concerto radioheadiano incluso) dove ho conosciuto un suo amico
Anche lui come Luca è un bravo ragazzo che si sa muovere nel mondo e tra la gente e insieme ad uno dei forumisti che abbiamo conosciuto laggiù hanno reso la breve vacanza concertistica davvero indimenticabile


Così ieri sera quando l’ho incontrato in vaporetto al ritorno dal lavoro per me e dall’università per lui ci siamo messi a chiacchierare del più e del meno senza problemi di sorta e quando il discorso è caduto sulla musica, visto che siamo due fans dei Radiohead, mi sono fatta una gran risatona quando mi sono trovata ad ascoltare il suo lettore MP3 con gli auricolari condivisi: l’orecchio sinistro a me e il destro a lui

Insomma mi sono ritrovata come gli sbarbi che mi tocca di vedere tutti i giorni in autobus o in battello e vedevo qualche sguardo incuriosito dei vicini che chissà cosa pensavano alla vista di una signora che in condivisione musicale faceva commenti sulle canzoni con un ragazzo che aveva la metà dei suoi anni…macchiseneimporta: come dice il grande Guccini "...c’è una vita sola, non ne sciupiamo niente in tributi alla gente, o al sogno"

ps: su youtube trovate la canzone quasi d'amore

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