martedì 1 dicembre 2009

Mini-raduno


Domenica sera ero attesa a Verona per un “mini-raduno” e devo dire che fino all’ultimo sono stata molto combattuta, finchè non ho tagliato la testa al toro (povero toro, chissà perché proprio a lui?) comprando online il biglietto del treno così non avevo più scuse per mancare
Cominciamo dall’inizio: come plurimamente detto mi piacciono i Radiohead (che fra l’altro il “Guardian” ha definito “La band del decennio”, non so se rendo) e appena è uscito il loro ultimo album “In rainbows” (ormai un paio di anni fa) mi sono subito precipitata a comprarlo
“Precipitata a comprarlo” è una frase però obsoleta e più figurata che attinente alla realtà, infatti i genietti di Oxford ben sapendo che al momento la musica si scarica soprattutto da internet hanno ben pensato di mettere immediatamente in vendita online ad offerta libera il disco
Così molti hanno approfittato e si sono pigliati il prodotto alla bella cifra di 0 euri (o meglio sterline) mentre io da brava bambina con uno stipendio mensile ho pensato di fare un’offerta congrua e in pochi clic mi è apparsa l’agognata cartella sul desktop
E qui comincia il bello perché nonostante io sia meglio di Bill Gates con il computer non riuscivo ad aprire quella maledettissima cartella compressa la cui icona è giustamente decorata con una specie di zip che rimaneva ermeticamente chiusa nonostante i disperati sforzi


Che fare? Naturalmente mi rivolgo alla rete che è sempre foriera di consigli utili se non indispensabili e da brava internauta pongo la domanda fatidica a google che mi propone una serie di siti in cui si parla di cartelle compresse ma anche di Radiohead
Piazzo la domandina di rito in tutti i forum possibili e immaginabili dei piccoli geni del computer che affollano la rete e sono sempre prodighi di consigli e sempre pronti ad aiutare gli imbranatoni come me e a breve capisco che il problema in questo caso non sono io ma il computer che ha scaricato in modo errato il file
Poco male, riprovo a scaricarlo ma i risultati sono gli stessi, così vado a sondare i compagni di scarico del forum dei Radiohead per vedere se sono l’unica sfigata e per sentire anche il loro parere
Dopo aver scritto ponendo la solita questione inizio a vagolare cazzeggiando nel sito che per me malata radioheadiana è una vera miniera e mi appassiono ad alcune discussioni in atto in cui comincio timidamente a fare capolino e a leggere gli interventi in alcuni casi geniali dei forumisti
Insomma in capo a pochi giorni sono conquistata dal forum che ormai leggo con continuità e che trovo bello e divertente come d’altronde sono i ragazzi che ci scrivono (a parte qualche eccezione)
L’unico problema è che a differenza di altri forum a cui ho partecipato è popolato soprattutto da giovani se non giovanissimi e naturalmente in alcuni casi si nota molto, ma devo dire che come tutti i fan del gruppo del decennio i ragazzi del forum sono intelligenti e simpatici e un punto d’incontro con la vecchia babbiona riescono a trovarlo!
L’evoluzione naturale del forum è prima o poi l’incontro, nel nostro caso naturalmente il momento principe è quello dei concerti dei nostri beniamini ma io invece ho conosciuto i primi forumisti a Londra, teatro ideale per un incontro al pub davanti ad un piatto inglese…titolo fra l’altro di una bella canzone dei nostri!


Poi ho visto qualcuno a Praga dopo il concertone di agosto ma l’ora tarda, la stanchezza e la confusione non hanno reso l’incontro memorabile, così a parte il fatto di aver “agganciato” un simpaticissimo forumista coetaneo con cui abbiamo condiviso anche il resto della mini-vacanza non posso dire che sia stato un momento da incorniciare
Insomma per tornare a bomba domenica era il mio primo raduno ufficiale e visto che eravamo 4 gatti (di numero) è stato un mini-raduno in cui ho conosciuto dei ragazzi molto simpatici con cui ho passato una bella serata a Verona (anche se visti i gatti forse era meglio organizzare a Vicenza!!!)
La mia reticenza a ritrovarmi nell’effetto “professoressa-con-alunni” è stata spazzata via dall’atteggiamento dei giovani…e pure dalla loro età: un paio intorno alla trentina e l’unico sotto i 20 fra l’altro sembrava il più serio!!!



Insomma una bellissima esperienza che abbiamo deciso di ripetere ma stavolta a Venezia, così la nonnetta se ne può andare a nanna ad orari più consoni che all’una di notte!!!

E mentre tornavo pensavo dondolata dal vagone (come Guccini) che se me l’avessero detto qualche tempo fa che un giorno mi sarei divertita in compagnia di un gruppetto di giovani navigatori di sicuro non ci avrei creduto, ed è proprio questo il bello della vita: è bella ed imprevedibile se si colgono le occasioni che ci semina davanti

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