martedì 20 ottobre 2009

Il gambero


Oggi leggo con stupore che il papa, noto progressista, ha aperto la chiesa cattolica ai preti anglicani anche se sposati...che roba, penso, vuoi vedere che anche lui sta cominciando a ripensare a come organizzarsi la vita? A parte le battute mi pare una buona notizia e sono un po' incredula, ma poi capisco che naturalmente tutto si ricompone e rientra nel solito schema sul reazionario andante ben collaudato da Benedetto XVI, infatti la mossa lungi dal voler essere un segnale di apertura verso nuove prospettive altro non è se non la conferma del passo del gambero a cui ci stanno abituando le alte gerarchie sia politiche (con il nano in prima linea), sia religiose, e l’attuale papa tiene ben alto il vessillo del gambero!
Noi, i ragazzi dello zoo degli anni ’60 che abbiamo visto una serie di papi succedersi sul nostro cammino possiamo confrontare i diversi stili e perfino io che ormai sono decisamente atea sono sempre pronta a riconoscere la buona fede (e mai termine fu più appropriato) di alcuni che sono saliti al soglio di Pietro (come si suol dire)
Il papa che io ricorderò sempre con affetto è naturalmente Giovanni Paolo I, un vero santo che mi ha cresimato…ma evidentemente non mi ha trasmesso la santità!!!
Era davvero una persona speciale, votata al prossimo e davvero buona, che aveva una carezza per tutti i bambini che amava moltissimo, peccato che durò poco sullo scranno papale, lasciando il posto a Giovanni Paolo II
Non ho mai condiviso l’esaltazione che il “papa rock” suscitava nelle masse, non lo trovavo così irresistibile, ma devo ammettere che aveva un immenso carisma e cercava di portare avanti la sua politica anche (o soprattutto) terrena con il rigore che lo contraddistingueva, senza cedimenti né manfrine
Dopo il lunghissimo papato di GPII (pure la sigla avevano inventato) che negli ultimi anni è stata intristita dalla malattia, è arrivato Benedetto XVI che già dal nome vuole dare un taglio con le recenti a suo vedere eccessive modernità messe in atto dal suo predecessore, ed impronta il suo pontificato al gambero appunto con una serie di iniziative volte a restaurare l’antico ove regna ormai il moderno e inanellando una serie di gaffes e incidenti diplomatici non da poco


In primis attua una cambiamento anche estetico della figura del pontefice, restaurando antichi rituali e orpelli a dir poco obsoleti, così dopo anni e annorum si tornano a vedere le pellicce in vaticano, con grande giubilo degli animalisti, la sedia gestatoria riemerge dalle cantine in cui era stata opportunamente relegata e pure le liturgie ripescano antichi rituali…ma non si ferma all’estetica e alle apparenze, le sue mire sono quelle di eliminare il più possibile la modernità e le conquiste del ventesimo secolo per tornare agli antichi fasti
Comincia con la revoca della scomunica (si usa ancora) ai vescovi lefebvriani che già di per sé fa storcere il naso a gran parte dei cattolici visto che si tratta di una setta (e non trovo altro termine) nata dall’ostinazione di non accettare il concilio vaticano II, cioè l’introduzione doverosa della modernità nella chiesa decisa ormai una quarantina di anni fa: insomma mentre il mondo va avanti loro vogliono tornare indietro, officiare nel buon vecchio latino (che sarà anche suggestivo ma decisamente ormai lingua morta) e pure dando le spalle ai fedeli, non sia mai che si rivolgano direttamente alla plebe!
Che non si tratti di persone dalle vedute aperte e dallo spirito progressista lo si capisce già da questi piccoli particolari, ma tra loro si annida qualcuno che va oltre, e arriva a negare lo sterminio di milioni di ebrei nelle camere a gas: trattasi di tale vescovo Williamson (e purtroppo devo ammettere che è inglese) che senza porsi problemi di sorta conferma tranquillamente la sua tesi suscitando le giuste ire della comunità ebraica e sollevando un vespaio senza precedenti nella storia del papato moderno (ma stavolta mai termine fu più inadeguato!)
Insomma Benedetto si ritrova sommerso di critiche da ogni parte e deve correre ai ripari, congelando la pratica del ritorno dei figliuoli non prodighi in seno di santa romana chiesa
Ormai la vicenda si è conclusa con le scontate scuse del vescovo (chissà quanto sincere) e il riavvicinamento al papa che nella sua politica del gambero non può non tenere un posto in caldo per un gruppetto a lui così affine e chi gli dà tante soddisfazioni


(Il vescovo in una posa plastica)

Oggi infine l’ultima nuova (ma sarebbe meglio dire “antica”) dal vaticano consolida la politica del passo del gambero, infatti l'apertura agli anglicani è da considerare invece una chiusura verso le novità che la loro congregazione sta operando con l'apertura verso le donne e i gay, e quindi il papa ha ben pensato di far tornare a sè le pecorelle smarrite che mal digeriscono queste benedette (loro sì) aperture e cercano una sede in cui tornare ai loro tranquilli rituali in compagnia solo di maschi eterosessuali...qui mi fermo perchè non vorrei fare battute scontate

Così il gambero purtroppo caratterizza questo periodo, e non solo nelle alte sfere del potere religioso ma anche nei palazzi in cui si muove (o meglio arretra) la politica italiana, e noi poveri italiani ci troviamo stritolati in mezzo alle tenaglie del gambero che in parte abbiamo contribuito a creare con le nostre scelte politiche, ma io mi dissocio totalmente visto che non ho certo votato il nanerottolo né la Binetti!
L’unica soddisfazione è sapere che la fine del gambero è nota e speriamo che sia anche vicina, così da poter festeggiare una nuova era…magari con la salsa cocktail! :-)



ps: per approfondimenti cliccate qui

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