domenica 14 dicembre 2008

Casablanca







Oggi qui al Lido c’è stata la giornata conclusiva del Festival del fumetto, e io che ho sempre amato questo genere, anche se non in maniera maniacale come molti collezionisti, ho approfittato dell’occasione per vedere uno dei miei miti: Giorgio Cavazzano!
Chi sa qualcosa di fumetto conosce quello che è uno dei maggiori disegnatori contemporanei, ma anche chi non distingue un segno da uno scarabocchio basta che abbia letto qualche Topolino nella sua vita e avrà avuto tra le mani i disegni di questo genio dell’arte fumettistica
Parliamo infatti di chi ha rivoluzionato con Romano Scarpa il disegno disneyano in Italia e lo ha poi esportato nel mondo, di uno dei maggiori fumettisti a livello mondiale, di chi ha saputo reinventare i personaggi e le location di uno degli albi più "conservatori" dell’editoria, oltre ad inventare alcuni personaggi che hanno fatto la storia della Disney come Reginella e Paperinika
Oltre a lavorare per la casa americana sforna anche alcune serie come "Oscar e Tango" e la mitica "Altai e Jonson", vero cult tra gli appassionati, che si serve dei testi di Tiziano Sclavi
Con lo stesso autore sta attualmente lavorando ad un albo speciale di Dylan Dog, e sono molto curiosa di ammirare come il talento del maestro avrà saputo affrontare il detective dell’incubo…sarà fra l’altro il primo Dylan che mi comprerò!

E’ impossibile elencare tutti i personaggi e le storie di una carriera lunga e ricca di meravigliose opere, per quello vi rimando a wikipedia o comunque ad altri siti, a me preme ricordare uno dei settori in cui il mitico Cavazzano ha dato a mio parere il meglio di sé, cioè le parodie, ed in particolar modo quelle cinematografiche
Infatti il titolo del post si riferisce al famosissimo film che io adoro ma soprattutto alle tavole che il nostro ha realizzato basandosi su quella storia appunto, un vero capolavoro in cui è facile notare come l’autore abbia studiato a fondo le inquadrature, le luci, le movenze dei protagonisti per poter affrontare un compito così arduo
La cosa che amo in particolare è l’unicità di quella che considero davvero un’opera d’arte e mi riferisco all’uso del bianco e nero che è ben lontano da quello "tradizionale" e piatto dei fumetti, qui vediamo come le ombre e le luci siano morbide e vivificate dal pennello del maestro che ha usato con grandissima perizia una tecnica di viraggio assolutamente inconsueta in questo mondo, ricreando un'atmosfera perfetta che tuffa il lettore nel "Mickey's cafè" e nelle strade della città misteriosa
Il risultato infatti è sorprendente e talmente affascinante da far dimenticare che si è davanti ad un disegno, sembra davvero di assistere ad una proiezione di un vecchio film in bianco e nero la cui storia (sceneggiata dallo stesso Cavazzano) è fra l'altro più divertente e bella, nel suo malinconico umorismo, dell'originale!

Oggi che finalmente ho anche "conosciuto" l’artista che forse più di ogni altro ha segnato la mia adolescenza ho scoperto che oltre ad essere un grandissimo artista appunto è anche un grande uomo: gentile, simpatico, sempre disponibile…è proprio vero, più sono grandi e meno se la tirano!

Sono riuscita con il mio solito savoir faire (cioè rompendo le scatole) a farmi una foto insieme a lui e a ricevere due autografi e un disegno che in pochi istanti ha fatto sotto i miei occhi sbrilluccicanti…che dire, sono così sopraffatta che mi sembra di essere tornata adolescente, quando leggevo topolino quasi solo per trovare le sue storie…grazie maestro!
Ps: su wikipedia trovate la sua pagina: http://it.wikipedia.org/wiki/Giorgio_Cavazzano

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