giovedì 19 agosto 2010

Studentessa lavoratrice

Ferie finite, eh già, il tempo vola quando ci si diverte e arriva presto il momento del ritorno all’ovile-reparto
Per fortuna abitare qui mi consente di stiracchiare le ferie anche quando lavoro visto che appena arrivo a casa mi metto il costume e mi fiondo in spiaggia (o in diga) alla velocità della luce in modo da sfruttare al massimo la mia lidensità

Il periodo ferragostano fancazzista vacanziero però non mi evita di pensare anche al lavoro in modo serio e visto e considerato che a breve il mio beneamato caposala ci lascerà perché approfitterà della meritata pensione pare proprio che la prescelta per farne le veci sarò io!
Non c’è niente di sicuro, per carità, non si sa nulla, non c’è nulla di scritto e neanche di parlato con il primario ma pare proprio che andando per esclusione mi toccherà proprio prendermi questa responsabilità

Non sono molto entusiasta della probabile novità perché se c’è una cosa che ho sempre evitato sono gli spaccamenti aggiuntivi durante e fuori dell’orario di lavoro e il caposalato è un enorme spaccamento di scatole, d’altra parte un po’ sono attratta da una posizione in cui posso sicuramente dare sfogo al mio blando rompiballismo!
Non sto dicendo che appena salirò sullo scranno comincerò a tediare i miei ex-colleghi ora sottoposti con angherie di vario tipo, di norma anzi io sono molto democratica e accomodante, molto più di quanto non sembri...il mio ideale di infermiera infatti è la scassamaroni sadica di "Qualcuno volò sul nido del cuculo"! :-)


E' probabile a parte gli scherzi che mi riprometta di sistemare due o tre cosine che riguardano l’organizzazione del lavoro e che mi rotellano nel cervellino già da un po’…comunque come dicevo vedremo come girerà la ruota

Nel frattempo mi sto attivando per conseguire il master in “Coordinamento delle professioni sanitarie”, una palla mostruosa che non ho nessuna voglia di intraprendere ma che in pratica sono obbligata a fare
Io che non avevo nessuna voglia di fare l’università mi ritrovo ad essere in possesso di una laurea (delle patatine ma sempre una laurea) e ora a fare anche il salto del master: ma chi l’avrebbe detto?


La filosofia che mi ha portato a tutto questo è quella che mi accompagna da quando ho l’uso della ragione e cioè del “prendi e metti in saccoccia”
Si tratta di una filosofia che non mi ha mai lasciato in braghe di tela, ma anzi mi consente di superare ostacoli imprevisti e di affrontare le nuove sfide con qualche freccia all’arco

Anche in questo caso la mia designazione a caposala ff (facente funzioni, che bella terminologia!) è dovuta non solo al fatto che sono brava bella e simpatica, ma anche alla mia laurea delle patatine già nominata che consente di sbaragliare i potenziali avversari sprovvisti di foglio di carta!
In questo caso i potenziali avversari non ci sono proprio, anzi mi dicono di sorbirmi il malloppo delle rogne caposalesche, ma comunque diciamo che per legge io sarei in effetti l’unica in possesso dei requisiti, e tutto per una laurea fatta proprio con la mia solita massima “prendi e metti in saccoccia”

Stavolta pare che il master non sarà una passeggiata come la scorsa volta, qua si tratta di un corso un po’ più serio, ma non troppo: anche qui si radunano frotte di infermieri che magari hanno un diploma di 30 anni fa e che sono obbligati dalla direzione sanitaria a frequentare l’università, quindi gli atenei si adeguano e sfornano corsi un po’ discutibili e soprattutto on line


Io credo proprio che mi accoderò alla schiera di infermieri che si imbruttiscono davanti al pc per un po’ di mesi in modo da poter poi sfoggiare la mia seconda laurea delle patatine che prontamente metterò in saccoccia: magari può darsi che non serva questa volta ma nella vita mai dire mai!

Nessun commento:

Posta un commento