lunedì 19 luglio 2010

Redentor


Il Redentore è la festa più caratteristica di Venezia, insieme alla Salute, solo che mentre per la Salute di norma fa freddo e magari ghe xe anca el caligo, per il Redentore al massimo vien un temporal…come capita spesso!

Così la festa del redentor vista la stagione è molto meno religiosa e molto più pagana dell’altra, con la sua tradizione di gita in barca fino al bacino di S.Marco e mangiatona dei piatti tradizionali nonché festòn in spiaggia o ai murazzi e comunque bagno al lido all’alba come da tradizione per il gran finale

Il mio redentore di quest’anno appartiene alla categoria “paghemo e magnemo” che ultimamente mi vede fra i suoi appassionati promotori perché in questo periodo non ho tanta voglia di spignattare, tornerà, tornerà, ma per ora godiamoci le cenette pronte in tavola che possono essere eccellenti come questa, oltre che divertenti e rilassanti!


Ormai anche questa festa tipica veneziana è stata “inquinata” da una miriade di turisti che con i famigerati barconi si godono i fuochi e lo spettacolo pittoresco delle miriadi di barche in uno scenario ineguagliabile, ma permane lo zoccolo duro dei veneziani (ma anche dei ciosoti!) che continuano a decorare i barchini con le fronde e a cucinare tutto il giorno per la sera famosissima

È bello andare sotto i fuochi e vederli da vicino mentre si specchiano sulle acque della laguna e io per mia fortuna ho potuto varie volte godere del privilegio raro di assistere ad uno spettacolo meraviglioso divertendomi con gli amici, ma devo dire che ho sempre preferito assistere dai più prosaici murazzi o addirittura al faro degli alberoni in cui a suo tempo abbiamo organizzato dei redentori fantastici!
I fuochi erano lontani e piccolini ma era sempre una grande emozione sentire i botti e vedere le luci pirotecniche che illuminavano l’orizzonte…poi magari si faceva il tuffo in mare (che visto il posto era pure un po’ pericoloso) e si tirava mattina quando eravamo giovani e forti, mentre ora si va a nanna ad orari consoni che è meglio!

In effetti ora non avrei più tanto boresso, come si dice dalle nostre parti, a fare grigliate varie e scammellare in giro per la spiaggia a cercar legna e prendere caldo e poi freddo ecc ecc, oppure passare la serata nella scomodità della barca e con il patema d’animo del rientro ad orari impossibili in mezzo al casino…lascio volentieri queste cose ai giovani e mi fiondo nel lettino appena possibile!

Però devo riconoscere che alcuni dei momenti più belli delle estati di tanto tempo fa sono legate a questa festa e alle altre serate in spiaggia o in diga che organizzavamo ad ogni piè sospinto e che uno dei ricordi più vivi che mi torna spesso alla mente è il temporale che proprio al redentore ci ha spinto a ripararci sotto una delle casette un po’ fatiscenti che costellano la spiaggia agli Alberoni e quando quasi tutti gli amici se ne erano andati e siamo rimasti in pochi temerari abbiamo potuto assistere allo spettacolo grandioso della pioggia e del vento che spazzava il mare in tempesta mentre i fulmini lanciavano bagliori improvvisi su una scena tremendamente bella: chissà se potrò assistere ancora a questa meraviglia della natura…forse sì ma sicuramente non proverò mai più le sensazioni che quella notte lontana mi ha regalato e che rimarranno sempre a colorare i miei personali ricordi del redentor

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