mercoledì 7 luglio 2010

Londonite


Londra non può deludere una sua fan sfegatata e siccome per i bimbi avevo un gran bisogno del bel tempo, per i nostri 5 giorni abbiamo avuto praticamente sempre il sole!
L’anno scorso la pioggia non ci ha mai lasciato, ma passi, eravamo tutti maggiorenni e vaccinati, ma stavolta ci siamo perfino buttati sui parchi a prendere il sole, e scottava un bel po’!
Com’è andata? Una meraviglia, a cominciare dal volo che pur essendo il primo per tutta la brigata a parte me è andato via liscio come l’olio, con i bambini che invece di nausearsi e/o vomitare giocavano a briscola come vecchi biscazzieri, mentre le mamme se la passavano a guardare dal finestrino…o a consigliare i carichi da buttare!

L’arrivo in albergo è un po’ macchinoso perché anche se si trova nelle vicinanze di Paddington e quindi più che ben collegato con l a tube noi dobbiamo caricare le oyster e lì mi perdo a smanettare con il computer finchè non arriva l’addetta agli imbranati che mi toglie dalle peste
Si esce subito a fare un giro in centro e si va verso Hyde Park che è a pochi passi, poi da lì vuoi non andare a vedere la regina? E via verso Buckingam Palace dove la regina ci attende per il tè delle 5 ma non abbiamo tempo perché la tube ci chiama e spuntiamo proprio davanti al Big Ben che impressiona i giovani (ma anche le anziane) e ci seguirà con la sua ombra nella passeggiata lungo il Tamigi dal London Eye (che noi cerchiamo di minimizzare ma che è una calamita per i due bimbi: la prossima volta si va) fino al National Theatre…come primo giorno abbiamo scammellato abbastanza direi e quindi pausa con cena in un bel posticino con vista fiume (e cameriere sardo, per nostra fortuna) e poi via verso casa, anzi albergo

La colazione inglese la mattina dopo è un bel colpo per tutta la compagnia, ma c’è chi si rifiuta (non dico chi ma non fa parte della mia famiglia e non è minorenne!), comunque ci dà la carica per una giornata impegnativa: oggi si fa una capatina al mercatino di Portobello
Non compriamo nulla ma ci divertiamo in mezzo ai banchetti pieni di italiani (naturalmente!) ma siamo un po’ stufi di folla e quindi si cambia, con una bella capatina al parco a magnà e a spaparanzarsi al sole, quando però ci buttiamo verso il centro incocciamo nel gay pride e la folla per quanto colorata e divertente è veramente troppa, così per oggi basta e si cena nelle vicinanze dell’albergo

Domenica mi sveglio verso le sei perché non ho chiuso bene le tende (ma le tapparelle no?) e così la vena di follia che mi accompagna mi fa decidere per una bella corsa in Hyde Park: quando mai potrò rifarlo? Mi bardo da jogger consumata con il mio completino e con la macchinetta fotografica perché so che senza la documentazione nessuno mi crederà! Così sbuffo in mezzo ad una miriade di podisti che sfrecciano lungo i vialetti del parco, e passo accanto ad un cinese (o giapponese…insomma orientale) che pratica la millenaria arte del Tai Chi in un luogo di fiaba: che momento meraviglioso!

Mi faccio subito fotografare per dare ai posteri le immagini della mia avventura ma poi quando corro verso Buckingam Palace penso che ci vuole uno sfondo più caratteristico altrimenti mi si può dire che le foto sono taroccate, così tampino uno dei tre tizi che stazionano lì davanti (e uno è lo spazzino) che armato di macchine fotografiche sembra un professionista e mi faccio ritrarre davanti alla casetta della regina: adesso nessuno può smentirmi!!!


Dopo la sana doccia (con acqua fredda o bollente!) e la mia amata english breakfast si va allo zoo, e per me è la prima volta in assoluto, ma devo dire che è divertente, anche se senza le due pesti non ci sarei di certo andata…le due pesti poi si stanno rivelando poco pesti e a parte qualche piccola défaillance dovuta alla stanchezza o a qualche mini capriccio non danno alcun problema, anzi, sono pure d’aiuto nella ricerca della stazione giusta o per raggruppare i componenti del gruppo vacanze Piemonte (questa la capiscono solo i nonnetti!)
Lo zoo ci porta via quasi una giornata, quindi si arriva praticamente all’ora di cena che stavolta ci viene servita da una cameriera italiana, guarda un po’, in bel pub nelle vicinanze del Waterloo Bridge

Il giorno dopo il museo della scienza e quello di storia naturale hanno tutta la nostra gratitudine perché sanno attirare i bambini come le api sul miele con i loro giochi interattivi e le loro sale studiate all’uopo: a me che sono una vecchia romantica piace molto di più il secondo per la sua patina di antico e per l’edificio stesso che è un vero capolavoro, ai bambini naturalmente piace molto più il primo perché possono smanettare alla grande con tutti i giochetti interattivi possibili ed immaginabili, così siamo tutti contenti! Nel regno della scienza ci pappiamo anche una bella pizza che nonostante il mio scetticismo (ricordo ancora con orrore la schifezza che ho dovuto ingoiare a Edimburgo!!!) non è per niente male, va giù liscia e lo stomachino non protesta

Il British è l’ultima tappa culturale che ci aspetta in questi giorni così intensi e incredibilmente Stefano e Laura sono entusiasti di vedere la Stele di Rosetta e le mummie, ma anche i marmi del Partenone e i reperti etruschi, così quella che io credevo dovesse essere una visita breve e di circostanza si allunga di molto, con in premio l’hot dog finale mangiato sui gradini del tempio della cultura, come da tradizione!

Ormai il tempo è volato e dopo l’ultima cena a base di un ottimo fish and chips arriva anche questa mattina, quando per la prima volta abbiamo l’esperienza della pioggia londinese che ci sprizza lievemente e gentilmente solo per farci capire che è proprio ora di partire, così dopo un giretto di shopping a Oxford street, senza shoppingare, è la volta di tornare a casa
Sapevo che Londra avrebbe fatto colpo sui bimbi ma non credevo così tanto, sia Stefano che Laura erano ammaliati dalla città che li ha colpiti profondamente, così come le mamme, mi sa che la londonite si diffonde a macchia d’olio!


E io? Io come sempre sono innamorata di questo posto magico per me, dove mi sento in sintonia con la natura e con l’umanità, come non mi capita in nessuna altro posto al mondo, a parte la diga…e poi in quale altro posto posso fare allenamento davanti alla casa della regina?

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