venerdì 6 novembre 2009

New York


È quasi una continuazione del post precedente ma non è vero che parlo solo di corsa, non sono così assatanata, mi piace, mi diverto, rompo un po’ i maroni ma non eccessivamente…o no?
Insomma come dice il grande Linus (se corro la colpa è anche sua) io non parlo sempre di corsa e di maratone, ma quando ci vuole ci vuole quindi parliamo di New York
Sì, New York, LA maratona, quella che tutti i runners sognano, quelli che volano a tempi impossibili e gli imbranatoni come me: chi non ne ha mai sentito parlare?
La conoscono anche i non addetti ai lavori perché il fascino di una delle città più famose e più belle del mondo si unisce ad una manifestazione agonisticamente appetibile ma allo stesso tempo gioiosa e divertente grazie alla partecipazione del pubblico e dei supporters lungo tutto il percorso


Sembra infatti che il passaggio dei pazzoidi in pantaloncini sia salutato da incessanti e continui applausi e incitazioni, tanto che un amico esperto mi ha detto che una cosa furba è quella di scrivere il nome sul pettorale in modo da ricevere qualche urlo “personalizzato”…sperando che non si tratti di insulti!!!
Ma sto solo scherzando, in realtà pare che nella grande mela la maratona sia assolutamente ben vista, e non solo perché fa guadagnare un sacco di dollaroni con tutto l’indotto che portano i circa 40000 partecipanti ma anche perché lo spirito infantile tipico dell’americano medio trova in queste giornate il modo migliore di esprimersi con canti e balli improvvisati oltre che con i tradizionali arnesi da stadio
Anche a Venezia per fortuna la gente è stata gentile e spingeva (metaforicamente) gli atleti con grida e musica lungo la strada, e perfino nel finale in città, dove potrebbe infastidire non poco la scarsa popolazione assediata già da torme di turisti non ho mai sentito un commento negativo ma solo grande partecipazione ed entusiasmo, anche se ero bella cotta!!!

Così New York che aleggiava nell’aere già da un paio di anni ma che non sono ancora riuscita a concretizzare arriverà di sicuro nel 2010, naturalmente sempre con i dovuti scongiuri
Forse il piccolo e stupido incidente al piede che però mi ha bloccato per un bel po’ mi ha fatto decidere definitivamente perché mi sono resa conto che per quanto io sia una giovanissima ragazza piena di energia il tempo passa per tutti, e non vorrei ritrovarmi a rimpiangere di non averci neanche mai provato quando sarò vecchia e impedita…fra cento anni, eh!!!

Ecco, New York è stata forse la città in cui ho cominciato il mio diario di viaggio visto che come dicevo è da lì che è nata la mia passione per i viaggi e allora ci torno dopo 4 anni per controllare che la panchina del central park sia ancora accogliente e che la scritta sia ben leggibile…no, non la mia, io non sono una writer, quella che è stata posta da chi ha donato i soldi per dare ad altri la possibilità di sedersi ed ammirare le bellezze della natura…diceva più o meno così: ”In ricordo della mia amica … con cui ho passato moltissimi momenti di gioia, spero che quelli che si siedono qui abbiano la fortuna di incontrare una amicizia così nella loro vita”


Amo questa città, è dura come l’acciaio ma ha un cuore tenero e poetico…New York arrivo!

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