sabato 14 novembre 2009

Copiare


Copiare è una delle cose che un bambino impara al più presto appena inizia ad andare a scuola, è una delle esperienze che accomunano gli studenti all over the world
Copiare, far copiare, suggerire o raccattare aiuti dai compagni di classe può essere essenziale nella riuscita in una determinata materia in cui ci si sente assolutamente impediti, magari la volta dopo le parti si invertono e chi era il brutto anatroccolo si ritroverà cigno ed elargirà perle di saggezza a chi è sotto il fuoco del professore
Chi non ha mai copiato? È quasi impossibile che uno studente medio non si sia mai fatto venire il torcicollo per sbirciare al compito del vicino, anche solo per avere la conferma alle proprie supposizioni e rincuorarsi in un momento di crisi


Chi non ha mai escogitato sistemi complicati per ricordare formule astruse o passi ostici in vista di un esame importante? Io non sono mai stata una studentessa modello ma me la cavavo abbastanza bene senza grandi patemi e di norma ero più una suggeritrice che una suggerita ma ricordo altrettanto bene che in alcuni casi ho dato man bassa a tutti i sistemi di scopiazzatura perché certe formule o certe date non mi rimanevano in testa e non mi sentivo certo una fuorilegge per questo, anzi, aiutarsi tra compagni rafforzava il vincolo che c’era tra di noi e faceva crescere l’amicizia
Quelli che invece non suggerivano mai e facevano i primi della classe erano sempre ai margini, si rivelavano dei secchioni antipatici che rimediavano ben poca simpatia nel gruppo
Può essere che poi nella vita abbiano avuto un percorso che comprende un lavoro appagante in una posizione di successo ma non credo che la loro vita sociale sia particolarmente vivace, a meno che non si siano poi resi conto di quanto sia penalizzante il ruolo del primo della classe anche nella vita
Ancora adesso infatti continuo ad incontrare persone che subito fanno scattare in me il campanello “secchione!” perché riconosco in loro il seme del male del volersi differenziare a tutti i costi dal resto della gente, del sentirsi sempre una spanna più in alto, del ritenere il successo la cosa più importante della vita per la quale si calpesta tranquillamente il anche il migliore amico…ammesso che ce l’abbiano!
Una vita triste e solitaria attende questi primi della classe invecchiati perché non si rendono conto che il successo è sicuramente piacevole ma se non si ha nessun altro interesse e nessuno con cui dividere i momenti importanti ci si ritrova incattiviti e ansiosi a perdere il proprio tempo su problemi lavorativi anche quando si è liberi…con grande gioia delle proprie coronarie!

Questo post mi è sgorgato dal cuore appena ho letto la notizia che in una scuola milanese un professore ha fatto firmare una specie di giuramento ai suoi alunni in cui promettono di non copiare e non suggerire, nonché il contrario naturalmente, e io la trovo una cosa aberrante e stupida per non dire diseducativa
Lo so che per un insegnante è un po’ uno scorno vedere che uno studente invece di studiare si appoggia ai fogliettini o alla bravura dei compagni ma a mio parere questa è una delle esperienze imprescindibili nella vita che aiutano invece a capire i valori etici di convivenza civile: che cos’è un suggerimento se non un aiuto ad una persona in difficoltà? Io mi terrei ben alla larga da chi non ha mai suggerito perché come dicevo si rivela poi una brutta persona, meschina e votata all’appagamento solo dei propri scopi, senza tener conto degli altri
Viva la copiatura!

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